Forse non te lo ricordi, ma anche tu avevi atteggiamenti simili a quelli dei figli adolescenti con i quali ora non riesci a comunicare. Ecco qualche consiglio: Ascolta invece di pontificare – Un adolescente sente il bisogno di potersi esprimere senza essere sempre interrotto o redarguito da un genitore convinto di avere tutte le risposte. Lascia che termini il discorso, anche se pensi di sapere dove va a parare. Non rispondere ad una richiesta con un “no” senza spiegazioni: sostanziando il tuo dissenso, tuo figlio si sentirà almeno preso in considerazione. Non sminuire – Non è vero che i problemi e le esigenze “da adulto” sono più importanti di quelli di un ragazzo. La classica frase “non ho tempo per le sciocchezze” è come un muro che poi diventa difficile da abbattere. Ogni età ha prospettive e aspettative diverse, che vanno rispettate. Prova a immedesimarti – Da genitore, non è facile riprovare a guardare il mondo con gli occhi di un adolescente: cerca un punto di contatto anche sforzandoti di comprendere nuovi linguaggi e mezzi hi-tech. Scendi a patti – Le decisioni condivise portano più frutti degli ordini da gerarca. E’ giusto fissare delle regole con i propri figli per dare loro una guida efficace, ma non in modo unilaterale: chiedere il parere di un adolescente lo responsabilizza ed è una mossa che limita conflitti e ribellioni. Scegli il momento migliore – Se lo tempesti di domande, ottieni solo monosillabi. Se invece osservi bene anche il linguaggio non verbale, capirai quando interagire: il momento in cui tuo figlio non ti parla spontaneamente, è proprio quello in cui ha più bisogno di te.