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Scurati riaccende la polemica sul 25 aprile, il graffio a Meloni: "Non mi illudo che si dichiari antifascista"

Antonio Scurati ha lanciato una frecciatina alla premier Giorgia Meloni, che secondo lo scrittore anche quest'anno non si dichiarerà antifascista

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In vista del 25 aprile, Antonio Scurati ha riacceso la polemica sulla Festa della Liberazione, “graffiando” (pur senza nominarla) la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, secondo lo scrittore, non si dichiarerà antifascista. Nel 2024, Scurati finì al centro di un caso dopo che un suo monologo sul 25 aprile venne bloccato in Rai.

Cosa ha detto Scurati su Giorgia Meloni e il 25 aprile

Ospite della trasmissione La Torre di Babele su La7, lo scrittore Antonio Scurati ha condiviso una riflessione sul significato profondo del 25 aprile, non risparmiando una stoccata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni (pur senza citandola).

Scurati ha detto: “Credo che l’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo sia l’ultima opportunità per chi proviene dal lato sbagliato della storia di riconoscere i valori fondanti della Repubblica e della democrazia italiana nella Resistenza. Non mi illudo che chi proviene dal versante del fascismo possa o debba dichiararsi antifascista, ma che con una parola possa riconoscere il valore fondante della lotta per la libertà, la dignità umana e la pace di chi partecipò e rese possibile la Liberazione sì”.

Antonio Scurati 25 aprile Meloni antifascistaFonte foto: ANSA

Antonio Scurati.

Nel suo intervento, lo scrittore ha anche dichiarato: “Fino all’inizio della lotta di liberazione contro il nazifascismo, l’Italia era un paese colpevole di aver portato la guerra nel mondo, una guerra d’aggressione, d’invasione. Se l’Italia, nell’immediato Dopoguerra, ha potuto sedere al tavolo degli uomini che volevano la pace lo si deve agli uomini e alle donne della Resistenza. Se noi abbiamo potuto scrivere la nostra Costituzione, e non farla scrivere dagli americani, lo si deve a loro”.

Le reazioni alle parole di Scurati sul 25 aprile

Le parole pronunciate in televisione da Antonio Scurati in televisione hanno diviso gli utenti sui social network, dove sono apparsi diversi messaggi critici contro lo scrittore.

In uno si legge: “Naturalmente è lui che decide qual è il lato giusto della storia“.

Un altro commento su X recita: “Senza lo spauracchio del fascismo, di cosa parlereste?”.

Un utente ha scritto: “Questo tirare sempre in ballo il fascismo, alla fine si rivelerà il suicidio della sinistra, perché denota da parte di essa mancanza di argomenti attuali e poca conoscenza del Paese”.

Perché Giorgia Meloni non si dichiara antifascista

Ogni volta che si avvicina il 25 aprile, torna d’attualità il quesito: “Perché Giorgia Meloni non dice di essere antifascista?”.

Nel 2024, la presidente del Consiglio aveva affidato ai social network il suo pensiero sulla Festa della Liberazione. Meloni aveva scritto: “La fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia“. Nel suo post, la premier aveva poi sottolineato l'”avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari”. Il messaggio si era concluso così: “Viva la libertà”.

Anche in quell’occasione Giorgia Meloni era stata criticata per non essersi dichiarata apertamente “antifascista”.

Alcuni giorni prima, a domanda esplicita sul dichiararsi “antifascista”, la presidente del Consiglio aveva detto ai cronisti: “Quello che avevo da dire sul fascismo l’ho detto cento volte e non ritengo di doverlo ulteriormente ripetere. Così potete dire che sono una pericolosa fascista e vi ringrazio, visto che la gente si è resa conta che gli estremisti stanno da un’altra parte e non al Governo”.

Antonio Scurati 25 aprile Meloni antifascista Fonte foto: ANSA
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