,,

Ritirati 2,5 milioni di piatti e bicchieri di plastica a Palermo, importatore accusato di tentata frode

I finanzieri di Palermo hanno ritirato dal mercato 2,5 milioni di prodotti, tra piatti e bicchieri di plastica: importatore accusato di frode in commercio

Pubblicato:

La Guardia di Finanza e l’Ufficio delle Dogane di Palermo hanno condotto un maxi blitz, che si è concluso con il sequestro di 2,5 milioni di prodotti tra piatti e bicchieri in plastica. I finanzieri hanno riportato che, sulle etichette delle confezioni, era indicato un numero di prodotti non corrispondente all’effettivo quantitativo contenuto. L’importatore è stato denunciato per frode in commercio.

Maxi blitz a Palermo: ritirati piatti e bicchieri in plastica

Con un maxi blitz avvenuto a Palermo, la Guardia di Finanza e i funzionari dell’Ufficio delle Dogane della città hanno provveduto al sequestro di circa 2,5 milioni di prodotti, tra piatti e bicchieri di plastica.

Secondo quanto riportato dalle Forze dell’Ordine, il ritiro dei prodotti è avvenuto a causa di confezioni ingannevoli.

piatti bicchieri plastica PalermoFonte foto: 123RF

Sono quasi 2,5 milioni i prodotti ritirati

Infatti, le indicazioni riportate traevano in inganno i consumatori, comunicando un numero di pezzi in confezione maggiore rispetto a quanto, in realtà, era il reale contenuto delle confezioni.

Le accuse per l’importatore

I piatti e i bicchieri sequestrati, in plastica monouso, provenivano dalla Turchia. La mancata corrispondenza tra etichetta e contenuto è stata rilevata a seguito dei controlli doganali.

Oltre ai richiami e al sequestro delle confezioni di piatti e bicchieri di plastica, le Forze dell’Ordine di Palermo hanno confermato l’accusa di tentativo di frode per l’importatore.

È dunque scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria: l’accusa è quella di frode in commercio ai danni dei consumatori, che credevano di acquistare un quantitativo di prodotti che, in realtà, non coincideva con il numero indicato sulle etichette delle confezioni.

La frode in commercio

L’Autorità ha convalidato il sequestro dei piatti e bicchieri in plastica interessati. Ovviamente, si attende il giudizio definitivo: al momento, nei confronti dell’importatore, vige la presunzione di innocenza.

L’operazione che si è svolta a Palermo rientra nei protocolli che vengono messi in atto da finanzieri e Agenzia delle Dogane per evitare traffici illeciti.

In ogni caso, quello della frode in commercio è un reato previsto dall’art. 515 del Codice Penale, secondo il quale chi “nell’esercizio di una attività commerciale (…) consegna all’acquirente una cosa mobile per un’altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a euro 2.065”.

piatti-bicchieri-plastica-palermo Fonte foto: IPA
,,,,,,,,