Processo Visibilia a Santanchè rinviato a maggio, perché i capi di imputazione devono essere riscritti
Il Tribunale di Milano ha rinviato il processo Santanchè e chiede capi d’imputazione più chiari sul caso Visibilia. Nuova udienza il 13 maggio
Nuovo rinvio per il processo che coinvolge Daniela Santanchè. Il Tribunale di Milano ha chiesto ai pm di riformulare i capi d’imputazione contro la ministra e altri 16 imputati nel caso Visibilia, specificando ruoli e annualità per il reato di falso in bilancio e chiarendo le carenze organizzative della società. La prossima udienza è prevista per il 13 maggio.
- Rinvio per il processo a Santanchè
- Visibilia, perché vanno riscritti i capi di imputazione
- Santanchè a processo per il caso Visibilia
Rinvio per il processo a Santanchè
La seconda sezione penale del Tribunale di Milano si è rifatta a una recente sentenza della Cassazione, che stabilisce come, in presenza di accuse vaghe o poco precise, sia dovere del giudice restituire gli atti al pm affinché riformuli le imputazioni.
Una scelta motivata da esigenze di economia processuale, per evitare la nullità degli atti e il ritorno alla fase di chiusura delle indagini preliminari.
Il presidente del collegio Giuseppe Cernuto
Ecco perché nel corso della prima udienza del processo a carico della ministra Daniela Santanchè e di altri 16 imputati per il caso Visibilia, è stato ritenuto doveroso optare per il rinvio al prossimo 13 maggio.
Visibilia, perché vanno riscritti i capi di imputazione
Durante l’udienza, il presidente del collegio Giuseppe Cernuto ha specificato la questione dell’imprecisione dei capi d’imputazione. Pur essendo comprensibili e non lesivi del diritto di difesa, essi necessitano di una maggiore chiarezza e di una riorganizzazione più dettagliata delle accuse, specificando per ogni anno le responsabilità dei singoli imputati.
Cernuto ha chiesto inoltre che venga chiaramente indicata la responsabilità organizzativa della società Visibilia in liquidazione, ossia quali siano le carenze nei modelli di gestione adottati.
Oltre a ciò, il Tribunale ha richiesto alla Procura di allegare al fascicolo processuale i bilanci aziendali che si ritiene siano stati oggetto di falsificazione.
Santanchè a processo per il caso Visibilia
La ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio per il caso Visibilia con l’accusa di truffa ai danni dell’Inps.
L’inchiesta riguarda presunte irregolarità nell’utilizzo della cassa integrazione in deroga durante la pandemia, con un danno di 126mila euro.
Secondo le indagini, 13 dipendenti sarebbero stati messi in cassa integrazione a zero ore senza il loro consenso, mentre continuavano a lavorare. La Procura ha anche accertato una “consapevolezza” dello schema illecito tra i coinvolti.