Polizze catastrofali, proroga all'1 ottobre 2025: quanto costano, cosa coprono e per chi sono obbligatorie
Polizze catastrofali, slittamento per le piccole e medie imprese ma con un doppio binario. Ecco per cosa assicurarsi e chi è esente dall'obbligo
Danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali, oggi le micro, le piccole e le medie imprese avranno più tempo per stipulare la polizza assicurativa. La proroga è estesa al 1° ottobre 2025. Rimangono invece uguali le scadenze per le grandi imprese, che avranno un periodo di tolleranza di 90 giorni durante il quale il mancato adempimento non sarà valutato ai fini dell’eventuale perdita di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario.
- Proroga delle polizze catastrofali
- Quanto costano e cosa coprono
- Chi è obbligato a sottoscrivere la polizza catastrofale Cat Nat
Proroga delle polizze catastrofali
I nuovi termini stanno per essere pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, dopo il decreto-legge approvato il 28 marzo scorso dal Consiglio dei Ministri. Le nuove scadenze permettono un margine temporale più ampio per risolvere le questioni rimaste irrisolte. L’atteso intervento era necessario, viste le tante criticità, segnalate in particolare dalle PMI, anche in termini di costi e di copertura assicurativa effettivamente disponibile sul mercato.
Il termine era stato inizialmente fissato al 31 dicembre 2024, per poi essere prorogato al 31 marzo 2025, con il D.L. 27 dicembre 2004, n.202. Il nuovo provvedimento presume scadenze differenziate in base alla dimensione dell’impresa prendendo come riferimento la Direttiva 8UE) 2023/2775.
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Sottoscrizione e firma di documenti assicurativi presso uno studio
I termini in base alla dimensione dell’attività:
- grandi imprese: scadenza il 31 marzo 2025, ma senza sanzioni per altri 90 giorni;
- medie imprese: scadenza prorogata al 1° ottobre 2025;
- piccole e micro imprese: scadenza al 1° gennaio 2026.
Quanto costano e cosa coprono
Andrea Ghizzoni, Managing Director assicurazioni di Facile.it ha spiegato: “A incidere sul prezzo sono tante variabili. Fra le principali vanno citate, ad esempio, la rischiosità del territorio dove sono ubicati gli immobili in cui hanno sede le aziende, la probabilità di eventi calamitosi in quella zona, la vulnerabilità dei beni assicurati, le caratteristiche costruttive dell’immobile, il tipo di attività svolta dall’impresa, la collocazione dell’immobile all’interno dell’edificio (distanza da terra in numero di piani) e il capitale assicurato. In ogni caso, si tratta di importi modesti se confrontati con i benefici in caso di danni da calamità naturali”.
Tra i beni da assicurare:
- terreni e fabbricati;
- impianti e macchinari;
- attrezzature industriali e commerciali;
- mobilio.
Non necessitano di una assicurazione:
- mezzi di trasporto targati;
- computer d’ufficio e stampanti;
- altre dotazioni per l’ufficio;
- scaffalature per magazzino.
Chi è obbligato a sottoscrivere la polizza catastrofale Cat Nat
Per le polizze Cat Nat è importante guardare bene per quali eventi calamitosi è obbligatorio assicurarsi. La legge fa riferimento a sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. Non sono oggetto dell’obbligo altri fenomeni atmosferici quali grandine, trombe d’aria e bombe d’acqua. Per proteggersi da questi eventi sarà necessario sottoscrivere delle garanzie accessorie ad hoc.
Sono escluse invece, ad esempio, le mareggiate e non è possibile assicurare edifici abusivi e non a norma. Esenti quindi:
- le imprese agricole, per le quali vige la disciplina del Fondo Mutualistico Nazionale per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici alle produzioni agricole, causati da alluvioni o altri fenomeni atmosferici;
- le imprese i cui i beni immobili risultino aggravati da abuso edilizio successivo alla costruzioni per cui mancano le autorizzazioni.
Non sono assoggettati all’obbligo di polizze catastrofali inoltre i liberi professionisti come avvocati, commercialisti, architetti e via di seguito.
