Pierre Palmade scarcerato, guidava sotto effetto di droga: nell'incidente una donna incinta ha perso il bimbo
Scarcerato il comico francese Pierre Palmade: andrà ai domiciliari col braccialetto elettronico. Nel 2023 si mise alla guida imbottito di droghe e causò un grave incidente
Il comico francese Pierre Palmade è stato scarcerato: l’attore era stato rinchiuso nel carcere di Bordeaux-Gradignan lo scorso 9 dicembre, in seguito alla condanna per aver causato un grave incidente stradale mentre era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Palmade sconterà 2 anni agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.
Pierre Palmade condannato per incidente stradale
In origine, il 57enne Pierre Palmade era stato condannato a 5 anni di carcere, ma 2 gli erano stati sospesi. Questa la sentenza pronunciata nel novembre del 2024 dal tribunale penale di Melun.
Martedì 15 aprile, la Corte d’Appello ha convalidato la modifica della pena, confermando quanto deciso a marzo dal tribunale di Bordeaux.
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20 novembre 2024 – L’arrivo di Pierre Palmade al tribunale di Melun, a sud di Parigi, per il processo
La decisione della Corte d’Appello include anche il divieto di contatto con le vittime dell’incidente. L’attore è inoltre monitorato sotto il profilo medico, considerate le sue dipendenze.
L’incidente
Il 10 febbraio 2023, mettendosi al volante dopo tre giorni di uso di droghe e senza aver dormito un solo minuto, l’attore si schiantò contro un’auto che viaggiava nella corsia opposta. L’incidente avvenne nei pressi di Villiers-en-Bière, un villaggio a sud di Melun, nel dipartimento di Senna e Marna (nord della Francia).
Tre persone rimasero gravemente ferite: un uomo di 38 anni, il figlio di 6 anni e la cognata di 27 anni. Quest’ultima era incinta e perse il bambino che stava aspettando. Palmade ha scelto di non impugnare la sentenza, rendendola definitiva.
Pierre Palmade fra droga e alcol
Il caso, che scatenò la curiosità dei media, alzò il velo sulla vita privata dell’attore e sulle sue dipendenze da alcol, droghe e chemsex.
All’inizio del processo, a novembre, Palmade aveva invocato dal banco degli imputati il perdono delle vittime.
“Il signor Palmade ha diritto, come ogni imputato, ai dispositivi previsti dalla legge quando ne ricorrano le condizioni”, aveva dichiarato alla fine di marzo Mourad Battikh, avvocato delle parti civili durante il processo penale, in seguito alla decisione di primo grado sull’adeguamento della pena.
“Ciò non sminuisce in alcun modo il dolore delle vittime, che convivono ancora con le conseguenze di questa tragedia. Il mio compito resta quello di garantire che questa sofferenza venga ascoltata e riconosciuta”, aveva aggiunto il legale.
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