Morta Suor Paola la tifosa della Lazio e figura nota di "Quelli che il calcio" con Fabio Fazio: aveva 77 anni
Suor Paola, impegnata da sempre nel volontariato, era un volto noto della tv per la partecipazione a "Quelli che il calcio" come tifosa della Lazio
È morta Suor Paola, la famosa tifosa della Lazio, all’età di 77 anni, dopo una lunga malattia. Grazie alla sua presenza fissa nel programma tv “Quelli che il calcio” dal 1993 al 2005 ottenne grande fama, condividendo la sua passione per il calcio e il suo impegno nel volontariato. Originaria di Roccella Ionica, viveva a Roma da quando aveva 20 anni.
- Suor Paola morta a 77 anni
- Il cordoglio della Lazio e di Claudio Lotito
- Il saluto di Fabio Fazio
- I messaggi della politica
- Chi era Suor Paola
Suor Paola morta a 77 anni
Era una delle figure religiose più conosciute d’Italia, fra le più simpatiche ed amate: Suor Paola è morta a 77 anni, dopo una lunga malattia.
Tutti la conoscevano come una tifosa “accanita” della Lazio, passione che aveva fatto conoscere durante l’iconica partecipazione al programma tv “Quelli che il calcio”di Fabio Fazio, dal 1993 al 2005 con la ciliegina sulla torta dello scudetto biancoceleste nel 2000.
Il calcio come passione, ma soprattutto strumento per promuovere progetti di volontariato. Pur con il beneplacito della sua Madre Superiora, Suor Paola raccontò spesso che la sua notorietà non venne ben vista nelle fasi iniziali dal mondo ecclesiastico.
Il cordoglio della Lazio e di Claudio Lotito
Immancabile il saluto della S.S.Lazio, che ha sempre ricambiato l’affetto di Suor Paola. “Per sempre con noi” ha twittato la società, mostrando una foto della religiosa in un momento di gioia, con il simbolo dell’aquila biancoceleste fra le mani.
L’amore dei tifosi della Lazio, inoltre, non è mai mancato a Suor Paola, dal primo all’ultimo giorno. Un esempio è lo striscione dedicato dai supporter capitolini durante la gara di lunedì 31 marzo contro il Torino: “Suor Paola, non mollare” era l’auspicio condiviso.
Poche ore dopo è arrivato anche il cordoglio del presidente Claudio Lotito, attraverso una nota sul sito del club:
“Il vuoto che lascia nei nostri cuori è immenso, ma la sua eredità di fede e benevolenza continuerà a ispirarci e a guidarci. In questo momento di grande tristezza sento il dovere di esprimere la mia più profonda riconoscenza verso suor Paola per l’esempio di amore, sacrificio e passione che ha incarnato quotidianamente. Conserverò sempre il ricordo delle sue parole e del suo sorriso, capaci di scaldare il cuore di tutti e di infondere speranza anche nelle sfide più difficili. Suor Paola ci lascia un’eredità preziosa: la certezza che l’altruismo e la solidarietà siano la forza più grande che possiamo donare al prossimo. In questo momento di profondo cordoglio, a nome di tutti i dirigenti, i calciatori, i collaboratori e i tifosi laziali, porgiamo le nostre più sentite condoglianze. Il calore e l’esempio di suor Paola resteranno per sempre parte della grande famiglia biancoceleste”.
Il saluto di Fabio Fazio
Fabio Fazio, conduttore di Che tempo che fa, per anni insieme a Suor Paola a Quelli che il calcio, ha pubblicato un post sui social:
I messaggi della politica
E anche dalla politica sono arrivati messaggi di affetto e ricordo, come da parte del ministro Antonio Tajani su X. “Una persona buona con un animo gentile. Suor Paola ha rappresentato per tanti bisognosi una fonte di conforto. Oggi la città di Roma perde una sua icona religiosa, volto di carità e speranza. Possa riposare in pace”.
A lui si è aggiunto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Ci lascia il suo immenso amore per il prossimo, che lei coltivava occupandosi dei più deboli e sfortunati a cui regalava tutte le sue energie e la sua sincera e concreta testimonianza cristiana” ha scritto su X.
“Non la dimenticheremo. E lo faremo aiutando tutti quelli che ne erediteranno il compito di dare accoglienza e calore umano a chi continuerà a presentarsi alla sua porta”.
Chi era Suor Paola
Nata nel 1947 a Roccella Ionica, in provincia di Reggio Calabria, Suor Paola si trasferì a Roma a vent’anni. Nel 1998 fondò l’Associazione So.Spe. Solidarietà e Speranza, dedicata ad aiutare ragazze madri, bambini, adolescenti e persone vittime di violenza e povertà.
Il suo impegno è sempre stato volto al recupero sociale e sanitario dei più vulnerabili, inclusi i detenuti, che dovevano essere supportati nel ripristino della loro dignità e identità. Tra i suoi progetti molto si è parlato anche della collaborazione con Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, che inaugurò un’ala della struttura a Bravetta.
Alemanno, condannato per traffico illecito di influenze nell’inchiesta “Mondo di mezzo”, fu poi assegnato alla So.Spe. per lavori socialmente utili, insegnando italiano alle mamme straniere e supportando i bambini con i compiti. Tuttavia, l’ex sindaco fu arrestato la notte di Capodanno 2025 per aver violato le condizioni imposte dai magistrati.
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