Morto Brian Wilson fondatore dei Beach Boys, soffriva di demenza ed era stato messo sotto tutela legale
Brian Wilson aveva 82 anni: è stato il frontman di uno dei più popolari del rock americano degli anni Sessanta lasciando successi planetari
Lutto nel mondo della musica. Brian Wilson, leader e fondatore dei Beach Boys, è morto all’età di 82 anni. Lo ha annunciato la famiglia attraverso il sito web e i profili social del musicista e compositore. “Siamo addolorati nell’annunciare la scomparsa del nostro amato padre Brian Wilson”, ha dichiarato la famiglia in un comunicato diffuso online. “In questo momento siamo senza parole”, hanno aggiunto.
- Brian Wilson soffriva di demenza
- Il successo dei Beach Boys
- La "rivalità" coi Beatles
- L'infanzia difficile, la depressione e le droghe
- La salvezza grazie alla moglie Melinda
Brian Wilson soffriva di demenza
Brian Wilson soffriva di demenza e l’anno scorso, dopo la morte in gennaio della moglie Melinda che per anni si era presa cura di lui, era stato messo sotto tutela legale.
L’istituto della “custodianship” era lo stesso applicato per 13 anni a Britney Spears.
ANSA
Brian Wilson nel 2015 assieme alla moglie Melinda Ledbetter, morta nel 2024
Negli atti legali che accompagnavano la richiesta della famiglia, si spiegava che Wilson era ormai incapace di dare il consenso informato all’assunzione dei farmaci per tenere a bada i disturbi neurocognitivi di cui soffriva.
Il successo dei Beach Boys
Wilson lascia al mondo successi planetari come “California Girl”, “Good Vibrations”, “I Get Around”, “Barbara Ann” e “Don’t Worry Baby”.
Tutti brani che hanno reso il gruppo californiano dei Beach Boys uno dei più popolari del rock a stelle e strisce degli anni Sessanta.
Dal 1962 al 1966 Wilson portò i Beach Boys a collezionare 10 successi nella top 10 e altri sette nella top 40 per la Capitol Records, la maggior parte dei quali scritti o co-scritti e prodotti da lui.
La “rivalità” coi Beatles
La popolarità del gruppo, in quel periodo, fu superata solo da quella dei Beatles che incidevano per la stessa etichetta e che Wilson considerava i suoi rivali.
Fondati da Wilson con i fratelli Carl e Dennis a cui si era poi unito il cugino Mike Love e l’amico del liceo Al Jardine, i Beach Boys hanno venduto nel 2021 il catalogo musicale a Iconic Artist Group, mentre Brian aveva ceduto pochi mesi dopo i diritti sui testi a Universal Music.
Con oltre cento milioni di dischi targati Beach Boys, Wilson è considerato uno dei geni musicali degli anni ’60, l’artista che veicolò una nozione idealizzata della California attraverso armonie che facevano concorrenza alla band di Liverpool.
L’infanzia difficile, la depressione e le droghe
Brian Wilson ha avuto un’infanzia piuttosto complessa. Il padre Murry era un compositore dilettante: lo incoraggiò a cantare nonostante fosse praticamente sordo dall’orecchio destro. Ma pare fosse protagonista di episodi di violenza fisica ed emotiva.
Nel 1964 Brian decise di abbandonare le tournee per concentrarsi sulle registrazioni in studio in seguito a un episodio in cui ebbe un crollo mentale durante un volo con la band.
Un nuovo periodo di creatività fu seguito dalla depressione poi da una forma di schizofrenia che si manifestava con allucinazioni auditive, sperimentazioni con Lsd e altre droghe, disordini alimentari e abuso di alcol.
La salvezza grazie alla moglie Melinda
La moglie Melinda fu l’ancora di salvezza: il loro incontro da un concessionario di auto dove lei vendeva Cadillac fu immortalato nel film del 2014 Love & Mercy.
Dopo le nozze nel 1995 e l’adozione di cinque dei sette figli, Brian le aveva attribuito il merito di aver stabilizzato la sua vita e la sua carriera.
