Dietro la pena di morte per Luigi Mangione c'è Donald Trump, cosa prevede l'ordine esecutivo che ha firmato
Luigi Mangione rischia la pena di morte: è uno dei primi casi dopo l’ordine esecutivo con cui Trump ha rilanciato la linea dura sulla pena capitale
Luigi Mangione rischia la pena di morte per l’omicidio a Manhattan di un dirigente sanitario. La decisione arriva dopo l’ordine esecutivo firmato da Donald Trump a gennaio 2025, che ha ripristinato la linea dura sulla pena capitale per reati gravi. È tra i primi casi federali su cui si applica la nuova direttiva.
Pena di morte per Luigi Mangione
È tra i primi casi di applicazione della rinnovata linea dura sulla pena di morte: Luigi Mangione, 26 anni, è accusato dell’omicidio di Brian Thompson, dirigente della UnitedHealthcare, freddato a colpi di pistola a Manhattan nel 2024.
La procuratrice generale Pam Bondi ha annunciato che chiederà ufficialmente la pena di morte, parlando di un “omicidio premeditato e scioccante”.
Fonte foto: ANSA
Mangione è già sotto processo per omicidio di primo grado anche a livello statale, ma è il procedimento federale, riattivato in chiave capital punishment, a determinare il rischio di esecuzione.
La decisione è di Donald Trump
Pam Bondi ha chiarito che la richiesta di pena capitale segue direttamente l’ordine esecutivo firmato da Donald Trump il 20 gennaio 2025, il giorno stesso del suo ritorno alla Casa Bianca.
La direttiva impone al Dipartimento di Giustizia di chiedere la pena di morte nei casi “di gravità estrema”, superando la moratoria imposta da Joe Biden nel 2021.
L’amministrazione Trump ha già indicato che altri casi simili potrebbero ricevere lo stesso trattamento. Mangione, accusato anche di stalking e uso di armi da fuoco, è ora al centro di una delle prime cause capitali sotto la nuova politica.
Cosa prevede l’ordine esecutivo
L’ordine esecutivo “Restoring the Death Penalty and Protecting Public Safety” stabilisce che la pena di morte torni a essere applicata nei casi in cui un reato “comporti una perdita di vite innocenti” e sia considerato “di massima gravità”.
Viene meno ogni riferimento a criteri attenuanti: i giudici federali devono richiedere la pena capitale senza tenere conto di altri fattori, come previsto dalla normativa in vigore. Il documento cita come esempio l’omicidio di agenti di polizia e i crimini compiuti da immigrati irregolari, ma apre la strada anche ad altri casi.
Trump afferma che “la pena di morte è uno strumento essenziale per punire e scoraggiare chi commette atti di violenza letale contro cittadini americani”.
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