Tetto crollato in una discoteca di Santo Domingo nella Repubblica Dominicana, almeno 184 morti

A Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, è crollato il tetto di una discoteca durante un concerto. I morti accertati sono 184.  Al momento del disastro, riferiscono i media locali, all’interno c’erano circa 500-100o persone. La capienza del locale è di 700 persone sedute e circa 1000 in piedi. Chiuse le ricerche dopo circa 48 ore, non ci si aspetta di trovare persone vive.

• Repubblica Dominicana, crolla il tetto di una discoteca
• I soccorsi
• Le dichiarazioni del Jet Set
• Morto il campione di baseball Tony Blanco
• Chiuse le ricerche

Repubblica Dominicana, crolla il tetto di una discoteca

Martedì 8 aprile nella Repubblica Dominicana è crollato il tetto della discoteca Jet Set di Santo Domingo. In quel momento gli avventori erano radunati per assistere al concerto di Rubby Pérez, un apprezzato cantante di merengue.

I morti accertati sarebbero almeno 184. Lo riporta AGI.

Stando alle prime indiscrezioni, tutto sarebbe iniziato durante l’esibizione dell’artista. Improvvisamente – scrive il New York Times – un lampadario si sarebbe dal soffitto rovinando sui presenti. Le fasi della tragedia sono state documentate da diversi utenti sui social con immagini e filmati dell’accaduto.

Successivamente un uomo si è posto in piedi di fianco al palco e ha urlato: "Qualcosa si è staccato dal soffitto" indicando il tetto con un dito.

I soccorsi

La stampa locale ha raccolto le dichiarazioni di Juan Manuel Méndez, direttore del Centro Operativo di Emergenza, che alle telecamere ha dichiarato: "Si possono sentire le persone che chiedono aiuto", per questo i soccorritori sperano di riuscire ad estrarre vive tutte le persone che si trovano ancora sotto le macerie.

Secondo BBC News le prime fasi di soccorso sarebbero state oltremodo concitate: sul posto sono arrivati almeno 400 operatori, e di fronte al bilancio dei feriti si è rivelato necessario effettuare almeno 100 trasporti in ambulanza durante i quali è capitato di trasportare più di una persona all’interno dello stesso mezzo.

Le dichiarazioni del Jet Set

In una nota pubblicata sui canali social lo staff del Jet Set ha inviato le sue "preghiere a ciascuna delle famiglie colpite". "Siamo in lutto anche noi, scrivono dal Jet Set, un club notturno particolarmente noto a Santo Domingo e con 45 anni di attività alle spalle.

"Stiamo collaborando in modo completo e trasparente con le autorità competenti per aiutare le vittime e chiarire quanto è accaduto", continua la nota. Il club dichiara di aver "attivato tutti i meccanismi possibili per fornire sostegno alle persone colpite".

Morto il campione di baseball Tony Blanco

Tra le vittime c’è anche TonyBlanco, ex giocatore dominicano di baseball professionista che militava nei Washington Nationals della National League della Major League Baseball statunitense.

Lo ha riferito la Federazione nazionale dominicana dei giocatori professionisti (Fenapepro): "Siamo profondamente dispiaciuti per la morte di Tony Blanco. Accompagnamo la famiglia, gli amici e i colleghi nel loro dolore e preghiamo per il suo riposo eterno", ha dichiarato l’organizzazione in una breve dichiarazione sui social network.

Chiuse le ricerche

All’alba italiana di giovedì 10 aprile sono state dichiarate chiuse le ricerche dei sopravvissuti.

Le autorità, riferisce AGI, hanno escluso la possibilità di trovare persone vive: il Governo aprirà un’inchiesta sull’accaduto non appena avrà terminato la ricerca di altri corpi tra le macerie.

Il capo delle operazioni di ricerca, Juan Manuel Méndez, ha spiegato che i soccorritori non andranno via fino a quando "ci sarà un familiare che reclama una vittima": non esiste un elenco ufficiale col numero di partecipanti al concerto di Rubby Perez.