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Amanda Sandrelli sulla morte del fratello Giovanni Paoli figlio di Gino: "Fine ingiusta, papà ora è fragile"

Morte di Giovanni, il figlio di Gino Paoli: parla la sorella Amanda Sandrelli e spiega il legame speciale avuto con il fratello

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Amanda Sandrelli, figlia di Gino Paoli e dell’attrice Stefania, è profondamente scossa dalla morte del fratello Giovanni Paoli, deceduto a 60 anni improvvisamente a causa di un infarto. La scomparsa risale a venerdì scorso, ma è stata comunicata alla stampa soltanto lunedì 10 marzo. Giovanni era il primogenito del cantante, nato dal matrimonio di quest’ultimo con Anna Fabbri.

Amanda Sandrelli sul fratello Giovanni Paoli: “Era speciale”

“Sono cresciuta con Giovanni dagli 8 ai 13 anni, eravamo sempre appiccicati, dormivamo in due letti a castello, stavamo insieme da mattina a sera. Quando sei così legato a qualcuno negli anni della crescita, ne conosci a fondo il cuore. Lui conosceva il mio, io il suo”. Così Amanda Sandrelli intervistata dal Corriere della Sera.

L’attrice e regista ha ricordato di avere quattro fratelli. Con tutti ha un legame speciale, ma con “Giò la cosa speciale era aver condiviso quei cinque anni”. Amanda ha spiegato che lei è “aperta e casinara”, mentre Giovanni era “timido, intelligentissimo, più bravo” di lei “a scuola”.

Amanda Sandrelli

Quando Gino Paoli disse a Giovanni che non era figlio unico

Solamente tre i mesi di differenza. La prima volta che si incontrarono fu nel 1972. Un giorno Gino disse a Giovanni: “Domani ti porto a conoscere tua sorella“. “Non sono figlio unico?”, la risposta stupita dell’allora ragazzino quando scoprì di avere una sorella. Il primo incontro andò benissimo.

“Iniziammo subito a parlare fitto fitto – ha raccontato Amanda -, innamorandoci l’uno dell’altro all’istante. Eravamo diversi, ma molto compatibili ed entrambi avevamo bisogno di un fratello o di una sorella. Io ne avevo appena avuto uno da mamma, ma era un neonato, invece, Giò era un coetaneo, una cosa forse unica al mondo”.

Amanda Sandrelli: “Una fine ingiusta”

La regista ha ricordato di quando papà Gino portava lei e Giovanni a scuola e di quando Anna Fabbri li scarrozzava su un’auto sportiva, gialla, decappottabile: “Lei è stata un po’ la mia seconda mamma, la ricordo vivace, solare, con milioni di persone che la amavano”, ha aggiunto l’attrice.

Amanda ha continuano a parlare del fratello riservandogli parole di profondo affetto e amore. “Sapere che lui c’era – ha spiegato- era una sicurezza, sapeva dire sempre una cosa bella al momento giusto. Era la persona più buona e generosa che abbia mai conosciuto”.

E ancora: “Era schivo, troppo buono, disinteressato alla competizione e per questo ha avuto meno di quanto avrebbe meritato. Mi dispiace questo, oltre alla sua fine ingiusta. Però, penso a mio padre e a sua madre, che hanno 90 e 87 anni: a quell’età, si è fragili e io ora devo tenere la barra diritta per loro”.

L’ultimo incontro

L’ultimo incontro con Giovanni risale a fine gennaio. Si erano messi d’accordo per rivedersi a maggio qualche giorno, perché Amanda sarebbe stata a Milano in teatro.

“Mi faccia approfittare di questo spazio per ringraziare i tanti che gli hanno voluto bene e ci stanno testimoniando il loro affetto in queste ore. Se lo meritava tutto”, ha concluso la regista.

Fonte foto: ANSA

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