Trump deride i Paesi che cercano accordi dopo i dazi Usa, la frase choc: "Tutti chiamano per baciarmi il c***"
Donald Trump, dopo aver scatenato la guerra dei dazi, ha sostenuto che tanti leader lo stanno implorando privatamente per trovare un accordo
Donald Trump, dopo aver scatenato la guerra commerciale dei dazi, nel corso della cena del National Republican Congressional Committee a Washington ha dichiarato che tanti leader dei paesi colpiti dalle misure lo stanno implorando privatamente per tentare di ottenere un accordo. Il presidente americano, nel riferire il retroscena, ha usato un’espressione colorita.
- Dazi, Donald Trump e il retroscena sulle suppliche dei suoi omologhi esteri
- Guerra aperta sui dazi tra Pechino e Washington
- La proposta di Giorgia Meloni: "Formula zero per zero"
Dazi, Donald Trump e il retroscena sulle suppliche dei suoi omologhi esteri
“Vi dico che questi paesi ci stanno chiamando per baciarmi il c***“. Così Trump al National Republican Congressional Committee. Secondo la versione del tycoon, diversi leader lo stanno contattando e pregando con il fine di ridurre le tariffe.
Rivolgendosi alla platea dei repubblicani per rivendicare la sua linea di ferro sui dazi, il presidente Usa ha aggiunto che tali paesi “muoiono dalla voglia” di fare un patto commerciale.
“Ti prego, facciamo un accordo. Noi faremo qualunque cosa”, ha detto Trump riportando le presunte suppliche di alcuni suoi omologhi esteri.
Guerra aperta sui dazi tra Pechino e Washington
La Cina è uno dei paesi più colpiti dalle misure volute da Trump, con dazi che possono arrivare al 104%. Pechino, tuttavia, non si è mostrata spaventata.
L’amministrazione cinese ha fatto sapere che ribatterà “colpo su colpo” alle iniziative del presidente Usa e che “combatterà fino alla fine”.
Inoltre il ministero del Commercio cinese ha spiegato di avere “una ferma volontà e mezzi abbondanti” per adottare contromisure se gli Stati Uniti dovessero intensificare ulteriormente le misure.
La proposta di Giorgia Meloni: “Formula zero per zero”
La Cina ha risposto agli Usa mostrando i muscoli, la premier italiana Giorgia Meloni ha invece adottato una tattica attendista.
“La sfida da esplorare è quella che l’Italia è stata tra le prime nazioni a promuovere, e che anche la Presidente von der Leyen lo ha ribadito, ovvero la possibilità di azzerare i reciproci dazi sui prodotti industriali esistenti con la formula “zero per zero””. Così la presidente del Consiglio italiana.
“In questo mi pare che ci sia da parte della presidente della Commissione e da parte del Commissario al Commercio che sta trattando una disponibilità”, ha aggiunto la premier.
“È questo il negoziato che deve vederci tutti impegnati e a tutti i livelli, che vede impegnati noi e che impegna me che sarò a Washington il prossimo 17 aprile e ovviamente intendo affrontare anche questa questione con il Presidente degli Stati Uniti”, ha concluso Meloni.