Stella Boggio non uccise Marco Magagna per legittima difesa, le accuse sull'omicidio di Bovisio Masciago
Omicidio di Marco Magagna a Bovisio Masciago: Stella Boggio accusata di omicidio volontario aggravato
Cambia l’accusa per Stella Boggio, la 33enne che nella notte tra il 6 e il 7 gennaio ha ucciso con una coltellata il compagno Marco Magagna nell’appartamento di Bovisio Masciago, in provincia di Monza. Il Tribunale del Riesame di Milano ha stabilito che la donna deve essere indagata non per eccesso colposo di legittima difesa ma per omicidio volontario aggravato.
- Omicidio a Bovisio Masciago, cambia l'accusa per Stella Boggio
- Perché i giudici hanno confermato gli arresti domiciliari
- La versione di Stella Boggio
Omicidio a Bovisio Masciago, cambia l’accusa per Stella Boggio
Stella Boggio rimane ai domiciliari in quanto i giudici ritengono che la misura cautelare è, al momento, adeguata.
Dopo la convalida dell’arresto, il gip del Tribunale di Monza Marco Formentin aveva stabilito che la donna trascorresse i domiciliari nella casa dei genitori a Limbiate. Era quindi stata soddisfatta la richiesta dell’avvocato della difesa Manuel Messina.
Il giudice aveva creduto che la 33enne avesse ucciso il compagno per eccesso colposo di legittima difesa. Aveva però definito Boggio una persona “pericolosa e capace di reazioni eccessive”.
Il pubblico ministero Alessio Rinaldi e il procuratore Claudio Gittardi avevano invece fatto richiesta affinché venisse revocata la misura cautelare.
In particolare, secondo Rinaldi e Gittardi c’era il rischio che si configurasse un “dolo eventuale” e dunque un’ipotesi di omicidio volontario aggravato.
Il pm e il procuratore avevano sostenuto che ci fosse un enorme divario tra il pericolo corso durante il presunto litigio con Magagna e l’accoltellamento dell’uomo da parte della stessa Boggio.
Perché i giudici hanno confermato gli arresti domiciliari
Il Tribunale del Riesame ha confermato la valutazione relativa all’aggressività della 33enne e ha rimarcato che esistessero alternative all’azione dell’accoltellamento.
I giudici hanno però confermato i domiciliari in quanto credono la “pericolosità” di Boggio fosse circoscritta al contesto del rapporto sentimentale con Magagna. Secondo le loro valutazioni, non c’è l’esigenza cautelare della detenzione in carcere.
La versione di Stella Boggio
Magagna è stato ucciso con una coltellata al petto da Boggio. A chiamare il 112 fu la stessa donna. Secondo la versione di quest’ultima, tra lei e l’uomo sarebbe scoppiata una lite durante la quale lui l’avrebbe “presa a schiaffi“.
“Il primo, poi il secondo, poi continuava ad avvicinarsi. Ho temuto per la mia vita, ma non volevo ucciderlo”, aveva dichiarato innanzi al gip.