Selvaggia Lucarelli interviene sulla polemica sul 25 aprile "sobrio" per lutto nazionale: "Lancio i bengala"
Sulla polemica del 25 aprile da vivere in modo "sobrio" è intervenuta a gamba tesa Selvaggia Lucarelli: la giornalista ha detto che lancerà dei bengala
Impazza la polemica per il 25 aprile da festeggiare in modo “sobrio” dopo il lutto nazionale proclamato per la morte di Papa Francesco. Selvaggia Lucarelli è intervenuta per dire la sua sull’argomento e, in modo provocatorio, ha scritto su Instagram che lancerà dei bengala dal suo terrazzo per celebrare la Festa della Liberazione.
Polemica sul 25 aprile “sobrio”
All’indomani della morte di Papa Francesco, martedì 22 aprile, il Consiglio dei ministri ha indetto cinque giorni di lutto nazionale fino a sabato 26 aprile, data dei funerali del pontefice. Tra le giornate in esso comprese ricade anche il 25 aprile, anniversario della Liberazione d’Italia, che il Governo ha chiesto di festeggiare in maniera sobria.
Questa richiesta ha scatenato molte reazioni e polemiche. L’ultima a criticarla è stata Selvaggia Lucarelli, giornalista de Il Fatto Quotidiano.
L’intervento di Selvaggia Lucarelli
“Per il 25 aprile dal terrazzo lancio i bengala dello Scudetto del Napoli di Maradona nell’87”, ha scritto Selvaggia Lucarelli in una storia su Instagram a commento di una notizia del giornale per cui lavora, nel quale si ipotizzava che il governo occultasse la Festa della Liberazione usando i funerali di Papa Francesco.
In risposta dunque al Governo che invocava festeggiamenti sobri e meno vistosi del solito, la giornalista rilancia alla sua maniera, ricordando la grande festa della squadra partenopea quando conquistò, per la prima volta, lo Scudetto.
Nel comunicato diffuso dal Consiglio dei ministri che ha scatenato le polemiche si leggeva che, “per i giorni di lutto nazionale” vige “l’invito a svolgere tutte le manifestazioni pubbliche in modo sobrio e consono alla circostanza”. Un monito a tutti dunque che ha spinto Selvaggia Lucarelli a rispondere in modo pepato.
Le reazioni della politica
Non è certo la prima volta che le celebrazioni del 25 aprile creano polemiche e diventano terreno di dibattito politico. Giorgia Meloni intanto ha confermato che presenzierà all’Altare della Patria per l’80esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. A scatenare feroci reazioni nell’opposizione sono state le dichiarazioni del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, che aveva detto: “Tutte le cerimonie sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”.
Nicola Fratoianni, leader di Avs, ha accusato il governo di voler “sminuire il 25 aprile”. “C’è poco da fare: è più forte di loro, anche stavolta un’allergia alla liberazione dal fascismo e dal nazismo traspare da chi in questo momento occupa Palazzo Chigi. Non trovo altra giustificazione alle parole strampalate sulla sobrietà con cui celebrare il 25 aprile utilizzate da un ministro del governo Meloni. Voler sminuire il valore di ciò che rappresenta quel giorno utilizzando peraltro la scomparsa di una straordinaria personalità come Papa Francesco, non può passare sotto silenzio”. Dello stesso tenore il commento del deputato di Avs, Angelo Bonelli, che ha detto: “Il 25 aprile non è una festa in discoteca o un happy hour, ma il giorno in cui si ricorda la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, grazie alla Resistenza che ci ha poi condotti alla democrazia. Musumeci, ministro del governo Meloni, ha perso un’occasione per tacere. Papa Francesco è stato un pontefice straordinario e il suo messaggio ha coinvolto credenti e non credenti: evitiamo, per favore, di fare pasticci”.
Sull’argomento è stato interrogato anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Non so cosa voglia dire esattamente sobrio, è il 25 aprile. Bisognerebbe chiederlo al governo. Detto ciò, bisognerà farlo ovviamente con il senso che ha il 25 aprile, con il ricordo di quello che è stato 80 anni fa”.