Luca Traini e la strage di Macerata, ex candidato Lega che sparò ai migranti scarcerato con 5 anni d'anticipo
Luca Traini, ex candidato della Lega condannato a 12 anni di carcere per la strage di Macerata del 2018, è stato scarcerato con 5 anni di anticipo
Luca Traini, l’ex candidato della Lega che nel febbraio 2018, tre giorni dopo l’omicidio di Pamela Mastropietro, sparò ai migranti in quella che è stata ribattezzata come la strage di Macerata, è stato scarcerato con 5 anni di anticipo. Il tribunale di sorveglianza di Ancona ha accolto la richiesta di scarcerazione dell’avvocato e ha disposto l’affidamento di Traini ai servizi sociali.
- Luca Traini e la strage di Macerata dopo l'omicidio di Pamela Mastropietro
- La condanna per Luca Traini e la decisione del Tribunale
- Il commento dell'avvocato di Luca Traini
- Il legale della famiglia di Pamela Mastropietro
- Cosa farà ora Luca Traini
Luca Traini e la strage di Macerata dopo l’omicidio di Pamela Mastropietro
Tre giorno dopo l’omicidio della 18enne Pamela Mastropietro, il 3 febbraio del 2018, girando a bordo di un’Alfa Romeo nera, Luca Traini sparò decine di colpi di pistola contro diverse persone straniere, scelte a caso tra quelle che incontrava per le vie di Macerata. Sei persone rimasero ferite.
Traini sparò anche alcuni colpi contro una sede del Partito Democratico, poi, avvolto in una bandiera italiana, fece il saluto fascista davanti a un monumento.
La condanna per Luca Traini e la decisione del Tribunale
Luca Traini, ex candidato della Lega alle elezioni comunali di Corridonia del 2017, era stato condannato a 12 anni di carcere con l’accusa di strage, porto abusivo d’armi e danneggiamenti, con l’aggravante dell’odio razziale.
Dopo che Luca Traini ha trascorso 7 anni in carcere, il tribunale di sorveglianza di Ancona ha deciso ora di accogliere la richiesta di scarcerazione presentata dall’avvocato di Luca Traini, Sergio Del Medico, riconoscendo che Traini ha avuto un percorso di “revisione critica” della sua condotta.
Alla luce di ciò, il tribunale ha disposto l’affidamento ai servizi sociali.
Il commento dell’avvocato di Luca Traini
L’avvocato Sergio Del Medico ha commentato la notizia della scarcerazione di Luca Traini. A Cronache Maceratesi ha dichiarato che il suo assistito “ha compreso l’enormità del gesto che ha compiuto e il danno e il dolore che ha causato” e “ha mostrato impegno e passione in tutte le attività che gli sono state affidate in carcere”.
Il legale ha annunciato anche che Luca Traini “intende risarcire le persone che ha ferito“.
Secondo l’avvocato Del Medico, per Traini “il carcere ha perfettamente svolto la funzione rieducatrice”.
Il legale della famiglia di Pamela Mastropietro
Marco Valerio Verni, citato dall’Ansa, ha espresso il suo parere sulla scarcerazione di Luca Traini:
“Tutto, anche il peggiore dei crimini, si deve risolvere in un tribunale e giammai seguendo altre vie che aprirebbero la strada ad una giustizia fai da te che non appartiene, né deve appartenere ,ad uno stato di diritto. Riteniamo che se il Tribunale di Sorveglianza abbia accolto la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali avanzata dalla difesa ne sussistessero tutti i requisiti per poterlo fare. Traini, dal canto suo, ha affermato di non essere più quella persona e, quindi, l’augurio è che la funzione rieducativa che il carcere, secondo il nostro ordinamento, dovrebbe avere, abbia, in questo caso, trovato pieno svolgimento. Si può criticare il mondo giudiziario, quando occorre e ne ricorrono i presupposti, ma si deve sempre avere rispetto e fiducia in esso. Nonostante quanto ci è accaduto, che è stato definito addirittura un unicum nella storia della criminologia mondiale degli ultimi 50 anni, così facciamo e così abbiamo fatto. Confidiamo che lo stesso risultato rieducativo possa essere conseguito con Oseghale, il carnefice di Pamela, affinché si penta di tutto quel che ha fatto (è stato condannato da tre sentenze di merito e tre di Cassazione),e, magari, faccia i nomi di eventuali complici sulla cui possibile presenza continuiamo a nutrire dei sospetti”.
Cosa farà ora Luca Traini
Luca Traini ha lasciato il carcere di Barcaglione di Ancona martedì 4 marzo. Tornerà a vivere a Tolentino, dove inizierà un nuovo lavoro.
Dovrà rispettare alcune prescrizioni: non potrà uscire di casa dalle 22 alle 7 del mattino né potrà recarsi fuori dalla provincia di Macerata senza il permesso di un giudice. Inoltre, non potrà avere contatti con persone pregiudicate.