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Ilaria Salis contro i centri migranti in Albania come "campi di concentramento", bufera sulla eurodeputata Avs

Duro l'attacco di Ilaria Salis sui centri migranti in Albania, definiti dall’eurodeputata Avs come una “prigione coloniale”: le parole della politica

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In un recente post sui suoi account social ufficiali, Ilaria Salis polemizza sui centri migranti, in particolare sul CPR di Gjader, in Albania. I centri sono stati definiti dall’eurodeputata come una “prigione coloniale”. Secondo il Ministro Piantedosi, però, i migranti trasferiti sono in larga parte colpevoli di reati.

Ilaria Salis contro i centri migranti in Albania: “Campo di concentramento”

Durissimo l’attacco di Ilaria Salis al governo italiano. In un recente post condiviso sul suo account Facebook ufficiale, l’attivista e politica ha denunciato la situazione dei CPR, in particolare il CPR di Gjader, in Albania.

Salis lo ha definito come “primo campo di concentramento e deportazione extra-territoriale dell’Europa contemporanea”.

Ha poi lanciato la stoccata all’esecutivo, proseguendo il post con la frase: “Un gran bel primato del nostro governo”.

Bufera sull’eurodeputata contro i CPR

Ilaria Salis ha rincarato la dose, denominando il centro migranti in Albania una “prigione coloniale viene rinchiusa quell’umanità in eccesso di cui, purtroppo, non solo le peggiori destre vogliono sbarazzarsi”.

Salis ha inoltre definito “inaccettabile che esseri umani vengano privati della libertà senza aver commesso alcun reato”.

Eppure, secondo quanto chiarito dal Ministro Matteo Piantedosi, presso il centro migranti in Albania sono stati trasferiti diversi migranti che si sono macchiati di diversi reati.

Stando alle dichiarazioni del Ministro dell’Interno, tra i 40 migranti ci sono infatti 5 condannati per violenza sessuale, diversi colpevoli di reati vari (furto, resistenza a pubblico ufficiale e reati contro il patrimonio). Tra i migranti trasferiti, inoltre, un soggetto colpevole di tentato omicidio.

La storia dei CPR

Nonostante questo dettaglio, per Ilaria Salis i centri migranti non dovrebbero assolutamente esistere.

“Protestiamo. In nome dell’umanità, in nome dell’eguaglianza. No ai CPR. Né in Albania, né in Italia, né altrove”, scrive infatti su Facebook l’europarlamentare.

Con l’acronimo “CPR” si indicano i Centri di Permanenza per i Rimpatri. Queste strutture di detenzione amministrativa sono destinate ai migranti che versano in stato di irregolarità.

Vennero istituiti, in forma di Centri di Permanenza Temporanea nel 1998, con la Legge Turco-Napolitano.

Solo nel 2017, con la Minniti-Orlando, assunsero la denominazione attuale.

ilaria-salis-centri-migranti-albania Fonte foto: ANSA
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