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Il Comune di Sanremo fa arrabbiare la Rai, bandita la gara per i Festival fino al 2028: cosa può succedere

Il Comune di Sanremo potrebbe togliere il Festival della Canzone Italiana alla Rai: c'è il bando con cui un'altra rete può trasmettere la kermesse

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Il Comune di Sanremo ha bandito la gara per i Festival fino al 2028, una mossa questa che ha fatto infuriare la Rai e i suoi alti dirigenti. Resta viva dunque la possibilità che la kermesse quindi possa essere appannaggio di altre reti televisive in futuro. Cosa può succedere ora e cosa prevede il bando.

Comune-Sanremo-Rai: cosa sta succedendo

Dopo la sentenza del Tar della Liguria che ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai dell’organizzazione della kermesse, la Giunta del Comune di Sanremo ha indetto la procedura per individuare il partner che organizzerà e trasmetterà in chiaro le edizioni 2026, 2027 e 2028, con eventuale proroga per un massimo di due anni.

In attesa quindi che il Consiglio di Stato si pronunci il 22 maggio sul ricorso della TV di Stato, filtra fastidio da viale Mazzini per una mossa che rischia di privare la Rai di un suo cavallo di battaglia.

Comune Sanremo RaiFonte foto: IPA
L’ultimo vincitore del Festival, Olly

Nuova era per la kermesse

Potrebbe dunque aprirsi una nuova era per il Festival della Canzone Italiana che diverrebbe così disponibile anche per nuovi potenziali organizzatori.

La gara varata dall’amministrazione comunale prevede che la manifestazione di interesse sia rivolta a “operatori economici fornitori di servizi di media audiovisivi a diffusione nazionale in chiaro, titolari di un canale generalista nazionale e con dimostrate capacità di organizzazione di eventi di particolare rilevanza”.

La Rai dunque, pur non essendo esclusa, potrebbe essere rimpiazzata. Potranno partecipare al bando, in quanto aventi i requisiti necessari, anche Mediaset, il gruppo La7, Warner Bros. Discovery, Sky ma non Netflix o Prime Video.

Le cifre e i prossimi sviluppi

Sul piano economico, il Comune chiede almeno 6,5 ​​milioni di euro l’anno – erano 5 nell’ultimo accordo. A questi è da aggiungere l’1% degli introiti pubblicitari legati al marchio del Festival. Inoltre, il nuovo eventuale partner dovrà trasmettere “Sanremoinfiore” (la sfilata di carri allegorici che si tiene ogni anno a marzo), un altro evento a scelta dell’amministrazione e, a suo carico, ci saranno gli altri costi per il Festival e per gli eventi collaterali, come la realizzazione dello show esterno. Il Comune manterrà invece il controllo sulla scelta della sede dell’evento e pagherà i costi d’affitto.

Come riporta Ansa, la procedura si articolerà in due fasi: una prima selettiva, basata sulla pubblicazione di un avviso pubblico per individuare il partner e sulla valutazione dei progetti presentati, e una seconda negoziale con il partner selezionato. A determinare l’attribuzione saranno diverse caratteristiche che deve avere la rete: ossia la qualità artistica, la coerenza con la storia del Festival, la capacità di valorizzare la kermesse, il marchio, il territorio e il ritorno promozionale per Sanremo, la sua produzione floricola e il Casinò.

La delibera del Comune ha provocato risentimento in Rai, come riportato da Adnkronos. La dirigenza avrebbe contestato la posizione contraddittoria del Comune che da un lato ha annunciato ricorso contro la sentenza del Tar e dall’altro ha bandito la gara. A questo punto non è da escludere che la Rai possa impugnare tale delibera davanti al Tar della Liguria e chiedere la sospensione degli effetti della sentenza di primo grado davanti al Consiglio di Stato.

comune-sanremo-rai Fonte foto: IPA
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