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POLITICA ESTERA

Dazi di Donald Trump, la risposta dell’Unione Europea: cos’è il 'bazooka' e come funziona

In risposta ai dazi imposti da Donald Trump, l'Unione Europea si prepara al 'bazooka': cos'è e come funziona lo strumento anti-coercizione

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Alessia Seminara

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, SEO copywriter e web editor, classe 1991. Ha lavorato come redattrice per diverse testate giornalistiche. Oltre a quella per la scrittura, coltiva una grande passione per i viaggi. Vive in Sicilia da sempre ma, ogni volta che ne ha la possibilità, ama esplorare nuove realtà e culture.

Contro i dazi voluti da Donald Trump e in risposta alla guerra commerciale innescata dagli Stati Uniti, l’Unione Europea si prepara a rispondere con il ‘bazooka’. Lo strumento anti-coercizione prevede una serie di misure di deterrenza che possono riguardare beni, servizi, appalti e investimenti. Non tutti gli Stati membri, tuttavia, sono favorevoli.

L’Ue si prepara a rispondere ai dazi di Trump: cos’è il ‘bazooka’

Dopo l’imposizione dei dazi voluti dall’amministrazione di Donald Trump, l’Unione Europea si prepara a rispondere con il ‘bazooka’.

Con questo appellativo è noto uno strumento anti-coercizione, o Aci (Anti-Coercion Instrument) che, secondo quanto riportato dall’Adnkronos, si compone di misure di deterrenza nei confronti di Paesi terzi il cui obiettivo è quello di minacciare le scelte politiche degli Stati dell’Unione, utilizzando strumenti che hanno a che fare con il commercio e l’economia.

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump

E, secondo quanto disposto dal Regolamento Ue, anche dazi e boicottaggi possono far scattare lo strumento anti-coercizione.

In realtà, il ‘bazooka’ europeo sarebbe in vigore dal 2023, ma non è mai diventato realmente operativo.

Come funziona lo strumento anti-coercizione

Il ‘bazooka’ dell’Unione Europea prevede un primo momento di dialogo con i Paesi terzi extra-Ue interessati.

Nel caso di riscontro negativo da parte dei Paesi extra-Ue coinvolti, potranno scattare misure “punitive” per rispondere alla coercizione.

Non è quindi escluso che ai dazi di Donald Trump possano seguire misure, concrete ma temporanee, che riguarderanno non solo beni e servizi, ma anche appalti e investimenti.

In ogni caso, non si tratta di uno strumento atto a colpire un Paese nello specifico, in linea con quanto previsto dal diritto internazionale.

Inoltre, il Regolamento relativo allo strumento anti-coercizione vuole che tutte le misure attivate rispondano agli interessi dell’Ue.

La posizione dell’Italia

Lo strumento anti-coercizione potrebbe dunque essere utilizzato a breve contro i dazi di Donald Trump.

Tuttavia, se Francia e Germania premono affinché la commissione Ue attivi le misure contro la coercizione, alcuni Paesi membri dell’Unione non sarebbero favorevoli al ‘bazooka’.

Tra questi, anche l’Italia, insieme a Grecia, Ungheria e Romania. Mentre Francia e Germania chiedono alla Commissione dell’Unione Europea di colpire l’industria tecnologica statunitense in reazione ai dazi, la Presidente Meloni potrebbe opporsi all’uso dello strumento.

Fonte foto: IPA

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