La sublimazione poetica del cinema in Jazz con Matteo Garrone e Piero Delle Monache
Il regista Matteo Garrone affronta un viaggio nella poetica reale del suo cinema d’arte, nel riflesso neorealista delle ombre, nella spettacolare radiografia delle ossessioni. Si sofferma sull’epopea immaginifica dei sogni e sulle pieghe della vita nell’antropologia surreale dell’arte. Il carattere documentaristico è sempre stato accompagnato nel cinema di Garrone da una notevole cura dell’immagine, figlia proprio del passato da pittore del regista, che rende le inquadrature espressive e pregne di significato. Proprio l’impatto visivo, che spesso trascende i limiti del realistico per farsi pura illustrazione, ha contribuito allo sviluppo di letture “fiabesche” sull’opera di Garrone.