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CURIOSITÀ 31 MAGGIO 2023

Rafting da brivido: come evitare incidenti tra le rapide

Il rafting è uno sport acquatico che rientra nella categoria degli “estremi”, ovvero con un grado di pericolosità maggiore rispetto ad altre discipline. Si tratta di percorrere il corso di un fiume o di un torrente a bordo di un gommone, il “raft”, ideato per essere inaffondabile e autosvuotante. L’attività si pratica in gruppo, tutti i membri dell’equipaggio sono muniti di pagaia e tentano di discendere il corso d’acqua superando gli ostacoli naturali che si incontrano, come sassi o rapide.

Per motivi di sicurezza, per il rafting si indossa una muta in neoprene, un casco e un aiuto al galleggiamento, ovvero un giubotto salvagente. Lo sport, seppur considerato pericoloso, può essere praticato anche dai bambini perché dipende dal livello di difficoltà. Alcuni fiumi o tratti di un fiume possono essere infatti più semplici da percorrere di altri.

Un elemento importante di cui tenere conto sono le condizioni meteorologiche come la temperatura esterna e dell’acqua, il livello di profondità e le variabili stagionali, esempio nevicate o periodo di scioglimento delle nevi.

Il rafting è pericoloso? Quali sono i rischi

Il rafting è uno sport che può essere praticato da tutti, bambini, adulti e anziani, purché siano in buona forma fisica e sappiano nuotare. La seduta sul gommone è in una posizione particolare che richiede una certa agilità, inoltre bisogna essere in grado di pagaiare senza stancarsi. Come detto, l’attività ha diversi livelli di difficoltà, per questo motivo non è considerata pericolosa se si scelgono i percorsi più semplici.

I rischi del rafting, come di ogni sport estremo come il bouldering, dipendono infatti dal numero e dalla grandezza degli ostacoli che si incontrano. In questo caso dall’intensità dell’acqua, dalla visibilità e dalla forza delle onde.

Le norme di sicurezza quando si fa rafting

Il rafting è un’attività molto divertente da praticare e dal 1972 fa parte degli sport che non ci si aspetta alle Olimpiadi. Nei primi livelli, non richiede eccessive abilità, a parte saper nuotare. Bisogna però fare attenzione a rispettare delle norme per praticarlo in sicurezza.

  • Indossare il giubbotto salvagente, dato che il rischio di cadere in acqua non può essere escluso al 100%.
  • Seguire le indicazioni della guida certificata.
  • Avere un buono stato di salute e non soffrire di patologie respiratorie, cardiopatie, ipertensione, ecc.
  • Usare il casco: in caso di caduta o se si sbatte contro un ostacolo attutisce un eventuale colpo alla testa.

Cosa fare in caso di caduta

In caso di caduta dal gommone è importante non farsi prendere dal panico e seguire alcune indicazioni.

  • Non cercare mai di camminare sul letto del fiume.
  • Non cercare di risalire sul gommone, potreste farlo rovesciare o mettere in difficoltà chi è ancora intento a pagaiare. L’unica cosa da fare è farsi tirare su da un altro rafter in una modalità specifica.
  • Nuotare fino a raggiungere la sponda del fiume o un luogo dove fermarsi in attesa che il gommone arrivi a recuperarvi.

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