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Sara Tommasi: "Guadagnavo 10 mila euro a serata". Il racconto dalla bipolarità e la droga al matrimonio

Dopo la lotta al bipolarismo e alle droghe, la ritrovata tranquillità, rinata tra luci e ombre: Sara Tommasi racconta il suo passato e i suoi sogni

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Sara Tommasi, un tempo splendida soubrette, oggi vive tra Terni e Sharm el‑Sheikh insieme al marito e agente Antonio Orso, fra ricordi dolci e meno dolci. In una recente intervista ha raccontato della sua carriera minata da un grave bipolarismo e da dipendenze, sentendosi una persona rinnovata, con due sogni: ritornare in tv e diventare madre.

La nuova vita di Sara Tommasi

Sara Tommasi sembra aver ritrovato la pace accanto ad Antonio Orso, l’uomo sposato durante la pandemia e che le ha restituito stabilità, offrendole un amore tenero.

La sua vita oggi è ben più tranquilla rispetto a quando le ingombranti luci della ribalta l’avevano a tratti illuminata, più spesso accecata. Ha però trovato la forza di rialzarsi e ha raccontato la sua storia al Corriere.


Sara Tommasi e il marito Antonio Orso

Dagli esordi ai fasti con Lele Mora

Tommasi ha spiegato della passione per il mondo televisivo cresciuta a poco a poco, guardando “Non è la Rai”. Poi l’incontro decisivo in discoteca con Lele Mora.

“Andavo sempre in ufficio da lui perché lì si facevano i casting, gli shooting, e si chiudevano i contratti. Da lì si partiva per fare le serate in giro per l’Italia. Era tutto molto bello e sano” ha raccontato, spiegando che per ogni serata in discoteca riusciva a guadagnare “anche 10.000 euro. E parliamo di 20 anni fa”.

Il bipolarismo e il porno

Tutto andava a gonfie vele, fino a quando la sua malattia, un grave disturbo bipolare, le ha chiesto il conto. “Ci si sente euforici o depressi, ma il problema è quando non si accetta di avere una malattia: in quel momento puoi fare errori dai quali non è possibile tornare indietro”.

Uno di questi potrebbe essere la scelta di fare film porno. Dopo il lungo processo, le persone da lei accusate di violenza sessuale sono state assolte. “Ora non ci penso più, è acqua passata e gli sbagli sono stati anche i miei” ha spiegato. “Ce l’ho con me stessa perché non mi sono fermata per curarmi quando mia madre me lo aveva chiesto. Se avessi preso allora un anno di pausa non mi sarebbe successo nulla”.

Il rifiuto fu dettato dal timore che la terapia la allontanasse dal programma che conduceva ai tempi, “Speciale Europa League”. Ma la malattia era reale e la portò a più di un ricovero in ospedale.

“Tre volte. La degenza più lunga è stata di sei mesi. I primi due ricoveri sinceramente non li ricordo, non ero in me” ha spiegato Tommasi, ammettendo però che tutto è ormai superato.

La dipendenza dalle droghe

Oltre alla malattia la vita di Sara Tommasi è stata stravolta anche dall’uso di droghe, come ha ribadito senza remore. “Mi sentivo giù e anziché prendere i farmaci prescritti, ho preso altre sostanze” ha ammesso. “Quello mi ha proprio fatto uscire di testa”.

Anche se oggi ha trovato la sua stabilità, un po’ di nostalgia per la tv rimane: si passa dai ricordi dei grandi personaggi con cui ha lavorato (da Simona Ventura a Gerry Scotti, a Fabrizio Frizzi) al desiderio di ritornare davanti alle telecamere, per fare “un programma solare. E poi c’è la prospettiva di un docufilm sulla mia vita, per parlare di bipolarismo”.

Accanto a quel sogno, anche quello di maternità. “Sì, ma sono stata operata all’utero e sarebbe una gravidanza molto a rischio. Stiamo pensando all’adozione. Con calma, però: siamo ancora nella fase adolescenziale del nostro amore” ha spiegato.

Fonte foto: IPA

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