Quanto può durare il Conclave per il nuovo Papa, troppi cardinali e prime tensioni: il caso a Santa Marta
Troppi cardinali per il Conclave che dovrà eleggere il nuovo Papa, a Santa Marta non ci sono stanze per tutti
Mancano ancora due settimane al Conclave che dovrà scegliere il nuovo Pontefice dopo la scomparsa di Papa Francesco, ma ci sono già le prime tensioni in Vaticano. A partire dal caso scoppiato nella residenza di Santa Marta, dove non ci sono stanze sufficienti ad ospitare tutti i 135 cardinali elettori.
- Troppi cardinali al Conclave per il nuovo Papa
- Il caso a Santa Marta, mancano stanze per tutti
- Prime tensioni e polemiche in Vaticano
- Chi sono e da dove vengono i cardinali elettori
- Quanto può durare il Conclave
Troppi cardinali al Conclave per il nuovo Papa
Saranno 135 i cardinali chiamati a eleggere il nuovo Papa dopo la morte di Jorge Mario Bergoglio nel Conclave che si aprirà tra il 5 e il 10 maggio 2025.
Il numero più alto di sempre, superiore al limite massimo di 120 stabilito da Papa Paolo VI.
Una soglia che è stata superata più volte in passato, con deroghe concesse per permettere a tutti gli aventi diritto di poter partecipare al voto.
E che non è stata ignorata da Papa Francesco, che ha nominato molti dei cardinali elettori. Probabilmente sperava che il Conclave non si sarebbe tenuto ancora per almeno un anno.
Da qui a un anno infatti una decina di porporati avrebbe perso il diritto di voto, compiendo 80 anni.
Il caso a Santa Marta, mancano stanze per tutti
E alla Casa Santa Marta, dove solitamente alloggiano i cardinali durante il periodo del Conclave, scoppia il caso: non ci sono stanze per tutti.
Nella residenza ci sono in tutto 134 stanze, ma anche sfrattando temporaneamente alcuni sacerdoti e suore che ci abitano non bastano per tutti.
Anche per “colpa” di Bergoglio: non sono infatti disponibili i locali riservati al Pontefice e ai suoi principali collaboratori, sigillati come da protocollo fino all’elezione del nuovo Papa.
Una situazione inedita, perché prima di Bergoglio tutti i Papi hanno sempre abitato nel Palazzo Apostolico.
Ora si sta cercando un soluzione in tempi brevi, perché durante il Conclave i cardinali devono stare insieme e in condizioni di sicurezza.
Si sta valutando la possibilità di dividere le suite più grandi e alcuni spazi comuni per ricavare le stanze necessarie. In alternativa c’è l’ipotesi di sistemare alla bisogna una parte di un edificio adiacente, isolandolo dal resto.
Prime tensioni e polemiche in Vaticano
Mancano ancora molti giorni al Conclave ma ci sono già le prime tensioni in Vaticano in vista di questo importante appuntamento.
Il cardinale di Hong Kong Joseph Zen Ze-kiun ha contestato pubblicamente la decisione di convocare la prima riunione delle Congregazioni generali senza aspettare i due o tre giorni necessari ai porporati fuori sede (che sono la maggioranza) di arrivare a Roma.
Secondo Zen si tratterebbe di una mossa studiata con lo scopo di pilotare l’impostazione da dare alle riunioni dei cardinali.
A Zen ha risposto il cardinale Gianfranco Ravasi, non più elettore per limiti d’età, parlando un primo incontro “puramente organizzativo. Saranno le successive congregazioni, con l’arrivo dei cardinali da tutto il mondo, a dare indicazioni come avvenuto anche nel 2013″.
Chi sono e da dove vengono i cardinali elettori
I cardinali elettori per questo Conclave, cioè che non hanno ancora compiuto 80 anni, sono 135. Di questi ben 108 sono stati nominati da Papa Francesco, 22 da Benedetto XVI e 5 da Giovanni Paolo II.
Gli europei sono il gruppo più numeroso, 53; i sudamericani sono 21, i nordamericani 16, gli africani 18, gli asiatici 23 e 4 dall’Oceania.
L‘Italia è il Paese più rappresentato con 19 cardinali, a seguire Stati Uniti con 10 e Brasile con 7.
Il cardinale più giovane è l’ucraino Mykola Byčok, di 45 anni, nominato pochi mesi fa. Il più anziano è lo spagnolo Carlos Osoro Sierra, che entrerà in Conclave pochi giorni prima di compiere 80 anni.
Quanto può durare il Conclave
Il Conclave può arrivare a durare diversi giorni se i cardinali non riescono a mettersi d’accordo su un candidato in grado di ottenere almeno i due terzi dei voti.
Negli ultimi 150 anni il Conclave più lungo è stato quello del 1922: 5 giorni e 14 scrutini per eleggere Papa Pio XI.
L’elezione di Bergoglio è stata una delle più brevi: avvenne in due giorni, dal 12 al 13 marzo 2013, alla quinta votazione.
Ci vollero due giorni anche per l’elezione di Benedetto XVI nel 2005, tre giorni invece per Giovanni Paolo II nel 1978.