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Operato per craniostenosi il figlio di Guenda Goria e Mirko Gancitano: che malattia è, quali sono i sintomi

​Il figlio di Guenda Goria e Mirko Gancitano è stato sottoposto a un intervento chirurgico a causa di una craniostenosi: i sintomi di questa malattia

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

​Il figlio di Guenda Goria e Mirko Gancitano, Noah, è stato recentemente sottoposto a un intervento chirurgico a causa di una craniostenosi diagnosticata nei primi mesi di vita. La coppia ha parlato pubblicamente dell’esperienza e della malattia, sottolineando l’importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento tempestivo.

Operazione per il figlio di Guenda Goria e Mirko Gancitano

È stato recentemente operato per craniostenosi, una rara malformazione cranica, a soli tre mesi di vita, il piccolo Noah, figlio dell’attrice Guenda Goria e dell’attore Mirko Gancitano.

La notizia è stata confermata dalla stessa Goria attraverso i social media e in diverse interviste, nelle quali ha spiegato che l’intervento si è reso necessario a causa della mancanza di spazio per la crescita del cervello del piccolo.

Guenda Goria e Mirko Gancitano con il figlio Noah, recentemente operato per craniostenosi, una malattia che può causare una malformazione cranica

Come spiegato dalla madre, l’intervento ha avuto successo e il bambino sta ora bene e in ripresa: “È stata un’operazione lunga e molto complessa. Per riaprire le suture del cranio che si erano chiuse hanno dovuto estrarre il cranio di Noah, lavorarlo su un tavolo e reinserirlo […] Lui ha una voglia di vivere, una gioia, una forza da guerriero”.

Cos’è la craniostenosi

La craniostenosi, nota anche come craniosinostosi, è una malformazione congenita caratterizzata dalla chiusura precoce di una o più suture del cranio nei neonati.

Le suture craniche sono le giunzioni fibrose tra le ossa del cranio che, in condizioni normali, rimangono aperte nei primi anni di vita per permettere al cervello di crescere. Quando queste suture si saldano prematuramente, il cranio non può espandersi correttamente, portando a una deformità della testa e a possibili problemi neurologici.

Esistono diverse forme di craniostenosi a seconda delle suture coinvolte. La diagnosi viene generalmente effettuata tramite esami clinici e radiologici e, nei casi più gravi, è necessario un intervento chirurgico per evitare complicazioni.

Le conseguenze di questa malattia

Le conseguenze della craniostenosi possono variare notevolmente: nei casi più lievi, la condizione può provocare soltanto una lieve deformità del cranio, mentre nei casi più gravi può portare a un aumento della pressione intracranica.

I sintomi di una pressione intracranica elevata includono mal di testa, irritabilità, problemi di vista, nausea e, nei neonati, fontanelle tese e difficoltà nel movimento della testa.

Se non trattata, la craniostenosi può influire sullo sviluppo cognitivo e causare ritardi nello sviluppo neurologico. Tuttavia, un trattamento chirurgico tempestivo può prevenire queste complicazioni, permettendo al cervello di crescere correttamente e riducendo il rischio di danni permanenti.

Fonte foto: ANSA

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