Cristina Comencini e la nascita di Calenda quando aveva 18 anni: "Cresciuti insieme". La frase sull'aborto
La regista Cristina Comencini parla del figlio Carlo Calenda e della sua nascita quando aveva 18 anni
“Siamo cresciuti insieme”. Così Cristina Comencini parla del figlio Carlo Calenda che ha avuto quando aveva 18 anni. La regista romana figlia del grande Luigi Comencini svela poi di aver abortito da adolescente, prima della nascita del primo figlio.
- Cristina Comencini e la nascita di Carlo Calenda
- La frase sull'aborto
- Cristina Comencini e la politica
Cristina Comencini e la nascita di Carlo Calenda
La regista Cristina Comencini si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera in cui parla del suo lavoro, della sua famiglia e del figlio Carlo Calenda.
Oggi 69enne, la figlia del grande regista Luigi Comencini è rimasta incinta a 17 anni e ha avuto il suo primo figlio, il leader di Azione, a 18 anni.
“Siamo cresciuti insieme“, racconta la regista e sceneggiatrice romana. “E subito dopo è nata Giulia. Poi è arrivato Luigi e poi è nato il figlio di Carlo”.
“Ho passato la giovinezza con i bambini – dice – ho cresciuto in pratica 4 figli. Me li portavo dappertutto, anche all’università a dare gli esami”.
Cristina Comencini non rimpiange la giovinezza perduta diventando madre di due bambini così da giovane: “È andata così”.
Accade che la “vita ti sorprende e ti porta anche dove non vuoi”, “avere i figli così presto mi ha dato la ricchezza di tutto ciò che ho scritto”, spiega.
La frase sull’aborto
Cristina Comencini racconta anche di aver pensato di abortire quando è rimasta incinta a 17 anni. E di aver avuto un aborto in precedenza.
“Mi era già capitato di abortire un figlio di quest’uomo che amavo e che poi è diventato mio marito”, racconta. “Avevo sofferto molto. Non volevo ripetere”.
La regista è poi certa che la legge sull’aborto non verrà toccata e modificata: “Sanno che un miliardo di persone scenderebbero in piazza”.
Cristina Comencini e la politica
Con un figlio leader di partito non è possibile non parlare anche di politica. Comencini dice di essere una donna di sinistra e che il suo unico impegno politico è stato durante il femminismo.
“Laddove mi è stato chiaro che il pensiero delle donne – artistico, sociale, politico – era possibile se diventavamo un soggetto collettivo. È una concezione profonda che pervade la mia vita”.
E sulla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nonostante le differenze di vedute, diche che “la sua parte la sta facendo bene”.