Claudio Di Palma in scena con lo spettacolo "Casanova dell'infinita fuga"
La regia di Ruggero Cappuccio in questo spettacolo si muove su un binario onirico e senza tempo, costruendo un “luogo di confine” popolato di personaggi femminili apparentemente freddi ma pieni di carnale ambiguità. Il testo dà vita ad una velenosa, partita a scacchi in cui brilla l’identità di uno degli uomini più discussi, amati e denigrati del XVIII secolo. Il velo di seduttore vanesio che ricopre Casanova presso l’immaginario collettivo cade inesorabilmente e rivela un grande autore, un uomo che scrive con rarissima e affilata modernità, che ama le donne e ne incontra sessualmente un numero di gran lunga inferiore rispetto alla superficiale moltiplicazione attribuitagli.