Anche quest'anno si celebrerà, al termine della sfilata dei carri allegorici e delle tipiche maschere di queste terre, nel tardo pomeriggio, l'ancestrale rito del rogo del cicio, gigantesco pupazzo dalle sembianze dell'antico despota locale denominato il Dusu. Un rito di passaggio: dalla tirannia alla libertà, dal rigido inverno alla mitezza della primavera, dalle scure tenebre alla luce del sole, dalla disperazione alla speranza, dal male al bene.