Schermitrice non vuole gareggiare contro l'avversaria transgender e si inginocchia: squalificata dal torneo

Sophie Turner, schermitrice americana, ha rifiutato di gareggiare contro la sua avversaria transgender: il video e le dichiarazioni della sportiva

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Durante un torneo di scherma americano, la schermitrice Sophie Turner ha rifiutato di gareggiare contro Redmond Sullivan, atleta transgender. “Sono una donna, questo è un uomo, e questo è un torneo femminile”, ha contestato Turner all’arbitro. Per l’atleta 31enne è scattata immediatamente la squalifica.

Schermitrice rifiuta di gareggiare contro transgender: il video

Nel corso di un torneo di scherma nell’Università del Maryland, una schermitrice americana, Sophie Turner, ha rifiutato di gareggiare contro l’atleta transgender Redmond Sullivan.

Come testimonia un video che è diventato virale sui social, la schermitrice 31enne si è regolarmente presentata per la gara. Tuttavia, si è poi inginocchiata togliendosi la maschera protettiva davanti alla sua avversaria.

transgender schermitriceFonte foto: X @icons_women

La schermitrice rifiuta il match: l’intervento dell’arbitro

Quella di Sophie Turner è stata una decisione meditata, come ha confermato la schermitrice a Fox News Digital.

L’atleta aveva deciso già dalla sera prima della gara che non avrebbe gareggiato contro Sullivan. Per questo, sembra si sia accertata che l’incontro mancato venisse filmato, in modo da poter mostrare il suo rifiuto al mondo intero.

La reazione dell’avversaria

Come si nota chiaramente dai fotogrammi del video, Redmond Sullivan non ha inizialmente compreso quanto stava accadendo.

Come ha raccontato la stessa Turner, la schermitrice transgender ha pensato che la sua avversaria avesse un malore o potesse essere ferita.

“Mi ha chiesto, ‘Stai bene?’ E io ho detto, ‘Mi dispiace. Ho molto amore e rispetto per te’”.

E all’arbitro, intervenuto per comprendere quel che stava accadendo, Turner avrebbe detto: “Mi dispiace, non posso farlo. Sono una donna, questo è un uomo, e questo è un torneo femminile. E non tirerò di scherma contro questo individuo”.

La punizione per l’atleta

La reazione degli arbitri nei confronti di Sophie Turner è stata immediata: sono bastati pochi minuti perché venisse mostrato il cartellino nero della squalifica.

La USA Fencing, dopo la squalifica di Turner, ha commentato l’accaduto affermando che, in favore degli atleti transgender, esiste una politica ben precisa.

“Tutti dovrebbero avere la possibilità di partecipare agli sport”, ha affermato la USA Fencing. “Rispettiamo i punti di vista di tutte le parti e incoraggiamo i nostri membri a continuare a condividerli con noi, (…) ma ci aspettiamo che questa conversazione venga condotta con rispetto”.

È stato inoltre confermato che Sophie Turner non è stata squalificata per le sue posizioni, ma per non aver portato a termine la gara.

transgender Fonte foto: X @icons_women
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