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Pesce palla argenteo nel Mar Adriatico al largo dell'Istria, è molto velenoso e può essere letale

Un esemplare del velenoso pesce palla argenteo è stato pescato nel Mare Adriatico al largo dell'Istria: l'allarme lanciato dai ricercatori sui rischi

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Allarme nel Mar Adriatico, dove un esemplare del velenoso pesce palla argenteo è stato pescato al largo dell’Istria. Il veleno di questo animale, la tetradotossina, è 100 volte più tossico del cianuro. L’esemplare catturato nel mare di Istria è stato portato all’università di Pola. Secondo i ricercatori, rappresenta “un potenziale rischio per la salute umana”.

Il pesce palla argenteo pescato nel Mar Adriatico

L’ultimo esemplare di pesce palla argenteo, il quarto ufficiale nel Mar Adriatico (nonché il più settentrionale nel Mar Mediterraneo), è stato pescato al largo dell’Istria nell’ottobre del 2024 da due pescatori croati. Lungo oltre mezzo metro, aveva un peso di 1,3 chilogrammi.

A causa del suo aspetto assolutamente particolare (una volta preso all’amo, ha gonfiato la gola formando un palloncino argentato ed emettendo suoni paragonabili a clic), i pescatori hanno deciso di tornare a riva e portare il pesce all’università di Pola.

Un esemplare di Lagocephalus sceleratus, chiamato pesce palla argenteo o pesce palla maculato.

Perché il pesce palla argenteo nel Mar Adriatico è pericoloso

L’esame a cui è stato sottoposto il pesce pescato al largo dell’Istria ha confermato che si trattava di un Lagocephalus sceleratus, chiamato pesce palla argenteo o pesce palla maculato.

Il veleno di questo particolare pesce, la tetradotossina, è 100 volte più tossico del cianuro. Un morso del pesce palla argenteo può provocare l’amputazione di un dito e mangiare questo animale (anche se cotto) può essere letale.

Il Lagocephalus sceleratus è entrato nel Mar Mediterraneo nel 2003, attraverso il canale di Suez.

L’esemplare pescato nell’ottobre del 2024 è stato descritto in un articolo pubblicato sulla rivista Acta Ichthyologica et Piscatoria. Gli autori hanno definito questa specie “estremamente invasiva” e di “rischio potenziale per la salute umana”.

Nello stomaco dell’esemplare catturato in Istria, sono stati rinvenuti crostacei, ricci di mare, cirripedi, tutti finemente sminuzzati (compresi i gusci). “Le mandibole simili a un becco gli consentono di triturare il cibo fino a renderlo irriconoscibile”, hanno scritto i ricercatori dell’università di Pola.

I pesci palla argentei, si legge ancora nello studio, rappresentano “una minaccia diretta al turismo, in particolar modo nelle aree frequentate dai bagnanti”, anche a causa “del loro comportamento aggressivo”.

Pesce palla argenteo in Italia: la situazione

In Italia, il primo esemplare di Lagocephalus sceleratus è stato pescato nel 2013 a Lampedusa. Successivamente, come riepilogato dall’Ispra, che studia l’animale assieme al Cnr, “altri esemplari sono stati catturati nel canale di Sicilia, nel mar Adriatico e in Spagna”.

Nel 2014, si legge su La Repubblica, un esemplare è stato catturato a Trani, in Puglia, mentre nel 2016 c’è stato un avvistamento nel comune di Briatico (Calabria).

Fonte foto: iStock

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