Mark Samson "è disperato, piange ogni sera perché pentito": vuole inviare una lettera alla famiglia di Ilaria
Samson vuole chiedere scusa per il femminicidio di Ilaria, ma i tentativi di depistaggio sollevano dubbi sulla sincerità. La famiglia chiede giustizia
Mark Samson, detenuto per il femminicidio di Ilaria Sula, vorrebbe scrivere una lettera di scuse alla famiglia della ragazza. I legali lo descrivono come “provato” e “in lacrime ogni sera”. Ma la famiglia della giovane chiede l’ergastolo. Nell’ordinanza, la gip descrive il profilo di un calcolatore freddo e senza rimorso.
Il presunto pentimento
Secondo quanto riferito dai suoi legali, Mark Samson sarebbe “disperato” e “piange ogni sera” in carcere. L’avvocato Fabrizio Gallo, che lo ha incontrato nel penitenziario di Regina Coeli, ha raccontato che il 23enne, accusato dell’omicidio volontario aggravato e dell’occultamento del cadavere di Ilaria Sula, si è detto pentito e sopraffatto dal rimorso.
Samson avrebbe chiesto alla madre di farsi portavoce del suo dolore e della sua richiesta di perdono, e vorrebbe scrivere una lettera indirizzata ai genitori di Ilaria “per spiegare le ragioni insensate del gesto”.

Lo ha riferito ai giornalisti l’avvocato Gallo, spiegando che il giovane vorrebbe trovare un modo per esprimere il suo rammarico, “perché in questo momento non può farlo direttamente”.
I depistaggi subito dopo il femminicidio
Le lacrime di Mark Samson arrivano mentre è in carcere, ma nei giorni in cui familiari e amici cercavano Ilaria, lui ha continuato a mentire, mantenendo un comportamento definito “freddo e razionale” dalla gip Antonella Minunni.
Subito dopo averla uccisa, per esempio, è andato a mangiare una piadina con un’amica della vittima, parlando del più e del meno. Ha, inoltre, inviato messaggi fingendosi Ilaria per far credere che fosse ancora viva, sia al padre che alle amiche.
Secondo il giudice, tutto ciò dimostra un “forte autocontrollo” e una capacità di rientrare nella normalità “come se nulla fosse successo”. La sua sofferenza al momento potrebbe quindi dipendere dalla solitudine, a cui nell’interrogatorio ha fatto riferimento lo stesso assassino. Questo infatti ha motivato le sue azioni spiegando di non riuscire ad accettare la fine della relazione. La narrazione, con le nuove dichiarazioni dei difensori, si sposta ancora una volta sull’assassino, come accadde per il caso di Giulia Cecchettin e la descrizione del “bravo ragazzo”, ovvero Filippo Turetta. A questo, proprio di recente, non è stata riconosciuta l’aggravante della crudeltà. Per i giudici le 75 coltellate sono solo la prova dell’inesperienza.
Cosa ha detto la famiglia di Ilaria
La famiglia di Ilaria Sula non ha ancora commentato pubblicamente la volontà di Mark Samson di inviare una lettera di scuse. Ma il loro dolore, espresso nei giorni scorsi e durante il funerale, è profondo e apparentemente inconciliabile il perdono.
“Per la famiglia, comunque vada il processo, l’ergastolo è già stato pronunciato”, ha non a caso dichiarato l’avvocato Giuseppe Sforza, legale dei genitori di Ilaria. Il padre della ragazza, invece, ha chiesto giustizia in modo duro: “Che marcisca in carcere”.
