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CRONACA ESTERA

L'iceberg A23a si è staccato e si sta muovendo: è grande quanto il Molise, i rischi secondo gli esperti

Il gigantesco iceberg A23, che si è staccato dall’Antartide, si sta muovendo verso la Georgia Australe, una remota isola popolata da foche e pinguini

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Il gigantesco iceberg A23a si sta muovendo e potrebbe rappresentare un pericolo. L’iceberg, grande circa come il Molise, si sta dirigendo verso la Georgia Australe, una remota isola dell’Oceano Atlantico Meridionale che ospita una nutrita popolazione di foche e pinguini. Gli scienziati sono preoccupati per il potenziale impatto sulla fauna dell’isola.

La storia dell’iceberg A23a

L’iceberg A23a, che per la sua molte gli scienziati chiamano megaberg, dopo circa 40 anni dal distacco è riuscito a muoversi nelle acque oceaniche. Pesante un trilione di tonnellate distribuite su una superficie di circa 3.700 chilometri quadrati, l’iceberg A23a sta scivolando verso la Georgia Australe a una velocità di 2,5 kmh.

Un movimento iniziato nel 2020, quando il megaberg è riuscito a liberarsi dall’oceano profondo.

L’iceberg A23a

L’iceberg A23a diretto verso la Georgia Australe

Nell’aprile del 2024 l’iceberg A23a era rimasto nuovamente bloccato, ma dopo aver superato un fenomeno oceanografico chiamato “colonna di Taylor” si è rimesso in marcia trascinato dalla corrente circumpolare antartica. Come spiega Andrew Meijers, responsabile scientifico del programma sugli oceani polari del British Antarctic Survey, l’iceberg A23a sta andando dritto verso la Georgia Australe, un paradiso faunistico che ospita otarie, albatros e pinguini.

Ma il viaggio del megaberg potrebbe riservare ancora qualche incognita, visto che a breve arriverà in un punto in cui la corrente vira bruscamente.

Difficile dire cosa potrebbe accadere, anche se l’esperto è sicuro che, dato il peso, non potrà fare una curva secca e seguire docilmente la corrente. Il megaberg potrebbe incagliarsi di nuovo o potrebbe spezzarsi.

I rischi per la fauna provocati dall’iceberg

Secondo Meijers, se l’iceberg A23a dovesse incagliarsi vicino alla Georgia Australe (isola sotto il governo del Regno Unito) potrebbe bloccare le rotte tra le aree di alimentazione e riproduzione delle colonie di pinguini e foche, provocando conseguenze pesanti.

Se ciò dovesse accadere prima di ottobre, quando i pinguini decidono dove nidificare, intere colonie sarebbero a rischio. Inoltre, secondo Maria Vernet, ecologa marina presso lo Scripps Institution of Oceanography di San Diego, l’iceberg A23a potrebbe ridurre la luce che penetra nell’oceano e ridurre la crescita del fitoplancton, alla base della rete alimentare.

Ma potrebbe avere anche effetti positivi: se si sciogliesse, potrebbe smuovere le acque profonde e portare in superficie ricchi nutrienti. Il distacco degli iceberg dalle calotte polari non è un fenomeno recente. Tuttavia, spiegano gli esperti, le calotte stanno perdendo ghiaccio sei volte più rapidamente rispetto a 30 anni fa. Nell’estate del 2023 un enorme iceberg era stato avvistato nei pressi dell’isola canadese di Terranova.

Fonte foto: Getty

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