Guerra tra Israele e Iran, il doppio gioco di Trump e cosa succede ora: perché il conflitto può estendersi

Secondo Tel Aviv Trump sapeva degli attacchi all'Iran. Lui cerca di tirarsi fuori. L'Iran minaccia le basi Usa e i colloqui sul nucleare possono saltare

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Donald Trump e gli Stati Uniti hanno in parte avuto un ruolo ambiguo nell’ambito del nuovo fronte di guerra tra Israele e Iran. Secondo alcuni funzionari di Tel Aviv, Washington non solo era al corrente dell’imminente attacco su Teheran ma gli stessi raid sarebbero stati coordinati e realizzati in completo accordo con la Casa Bianca. Pubblicamente però il tycoon si è affrettato a dire che gli Usa non sono direttamente coinvolti. Intanto i colloqui per il nucleare Stati Uniti-Iran si complicano e la Repubblica islamica, secondo fonti locali, si preparerebbe ad attaccare basi americane nella regione.

Israele-Iran, che ruolo hanno gli Stati Uniti?

Un quadro sempre più complesso, ampio e difficile da decifrare. La guerra in Medioriente vede aprirsi nuovi fronti ma soprattutto conta su nuovi e vecchi attori, più o meno protagonisti.

Che poi sono attori noti da sempre. Gli Stati Uniti ad esempio: possibile che Israele abbia condotto l’attacco sull’Iran senza il consenso, anche solo tacito, del suo più grande alleato?

Missili Iran IsraeleANSA

Secondo alcuni funzionari di Tel Aviv, che in maniera anonima hanno parlato al sito Axios, come riporta anche il Corriere della Sera, l’attacco sarebbe stati coordinato: Washington non solo sapeva ma ha dato il suo via libera.

Il doppio gioco di Trump

La Casa Bianca cerca, almeno pubblicamente, di tirarsi fuori. “Non siamo direttamente coinvolti”, si è affrettato a dire il segretario di Stato Marco Rubio subito dopo il lancio di missili su Teheran. “Israele ci ha informati che ritiene questa azione necessaria per la propria autodifesa”, ha aggiunto.

Parlando al Wall Street Journal, il presidente Usa ha detto di aver sentito al telefono giovedì il premier israeliano Netanyahu: “Non era per avvertirci. Era… sappiamo cosa sta succedendo“.

E sempre secondo il sito Axios, Netanyahu nel corso di diversi colloqui con Trump avrebbe cercato almeno una tacita approvazione.

Usa-Iran e i colloqui sul nucleare

Di certo gli Usa concordano con Israele sul fatto che l’Iran non deve avere un’arma nucleare. L’inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, è determinato a incontrare il ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi, proprio per portare i colloqui sul nucleare.

Solo che gli iraniani non sono più convinti di partecipare ritenendo gli Stati Uniti responsabili dell’attacco. I colloqui sono previsti per domenica e ufficialmente Teheran non ha ancora deciso se partecipare o meno.

Trump dal lato suo ha detto di voler concedere una “seconda chance” agli iraniani, dopo aver precedentemente definito “aggressivo” il loro comportamento.

“L’Iran intende attaccare basi Usa nella regione”

Intanto la tensione in Medioriente è altissima. Non solo l’Iran ha risposto agli attacchi israeliani. Secondo alti comandanti militari iraniani, infatti, “la guerra si estenderà nei prossimi giorni e includerà anche basi statunitensi nella regione”.

A riferirlo è l’agenzia di stampa iraniana Fars, che cita una “fonte informata” in Iran. “Gli aggressori saranno l’obiettivo di una risposta iraniana decisa e su vasta scala”, aggiunge.

Non è finita qui. Secondo i media statali, l’Iran ha messo in guardia, oltre agli Stati Uniti, anche Regno Unito e Francia dall’aiutare Israele a fermare gli attacchi iraniani. Teheran ha avvertito che le basi e navi nella regione saranno prese di mira se questi Paesi contribuiranno a fermare gli attacchi di Teheran contro Israele.

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