Chi è Simone Baroncini arrestato per violenza sessuale a Pisa dopo aver punto tre donne con una siringa

Arrestato per violenza sessuale il "maniaco delle siringhe" a Pisa: Simone Baroncini era stato condannato per un femminicidio nel 2009

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È stato arrestato l’uomo che nei mesi scorsi aveva seminato il panico a Pisa pungendo con una siringa alcune giovani donne. In manette con l’accusa di violenza sessuale è finito Simone Baroncini, operaio 50enne già condannato per il femminicidio di un ragazza nel 2009 e tornato in libertà nel 2022.

Simone Baroncini arrestato per violenza sessuale a Pisa

Da diverso tempo girava sui social a Pisa l’allerta per la presenza in città di un “maniaco delle siringhe” che colpiva le ragazze.

Ora la polizia ha identificato e fermato il presunto responsabile delle aggressioni, che è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale.

Come riporta il Corriere Fiorentino, si tratta di un operaio pisano di 50 anni, Simone Baroncini, residente a Volterra.

L’uomo non è nuovo alle cronache: era stato condannato per l’omicidio di una ragazza avvenuto nel 2009 ed era tornato in libertà nel 2022 dopo aver scontato 16 anni di carcere.

Ragazze punte con una siringa

Simone Baroncini è accusato di aver punto con una siringa almeno tre donne sulle natiche.

Secondo quanto ricostruito dal Tirreno, le indagini della Squadra mobile di Pisa erano partite dopo la denuncia di due ragazze di 23 e 21 anni che nel weekend del 18 e 19 gennaio scorsi sono state punte alle natiche con una siringa.

Entrambe avevano raccontato di essere state avvicinate e aggredite da un uomo di mezza età, incappucciato, mentre passeggiavano nel centro cittadino, una sul cavalcavia di San Giusto e l’altra in viale Bonaini.

Dalle indagini è poi emerso un terzo episodio avvenuto il 14 settembre 2024 sul Lungarno Buozzi ai danni di una 30enne.

Le indagini

L’analisi delle immagini di videosorveglianza ha consentito di avere un primo identikit dell’aggressore.

Lo scorso 24 gennaio la polizia ha poi effettuato una perquisizione a casa del 50enne, trovando gli stessi abiti indossati durante le aggressioni riprese dalle telecamere e una siringa nascosta sotto al letto.

Inoltre dall’esame dello smartphone è emerso che l’uomo girava per il centro di Pisa fotografando le parti posteriori di ignare giovani passanti e aveva contattato sconosciuti sui social chiedendo come fare punture con modalità non dolorose.

Gli inquirenti hanno anche trovato molto materiale pornografico riconducibile al genere “spanking” e “needle spiking”, ovvero rappresentante giovani donne sculacciate o sottoposte a punture di ago nelle natiche.

Al termine delle indagini il gip del tribunale di Pisa, su richiesta della procura, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Simone Baroncini.

L’omicidio di Vanessa Simonini nel 2009

Nel passato di Simone Baroncini c’è un femminicidio, per il quale era stato condannato a 16 anni di carcere.

Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2009 l’uomo strangolò Vanessa Simonini, 20enne di Gallicano (Lucca) di cui si era invaghito senza essere ricambiato.

Condannato in via definitiva per il delitto, Baroncini era uscito dal carcere dopo aver scontato la pena nel 2022.

simone-baroncini-pisa Fonte foto: Facebook Simone Baroncini/IPA
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