Bonus nido Inps ancora in ritardo, c'è il rischio di perdere le mensilità già pagate? Le ipotesi sul tavolo
Il Bonus nido 2025 si fa attendere: la piattaforma Inps non è ancora pronta e i genitori si domandano se esista il rischio di perdere i rimborsi per le rette già pagate
Ancora un ritardo da parte dell’Inps nell’attivazione del Bonus nido: la piattaforma per presentare la domanda per il Bonus asilo nido 2025 non è ancora disponibile, il che genera incertezza tra i genitori che temono di perdere il rimborso delle rette. Negli anni precedenti, il sistema era attivo già da febbraio.
Il perché del ritardo
L’Inps non ha fornito spiegazioni ufficiali in merito al ritardo dell’attivazione della piattaforma Asilo nido 2025. Si può solo ipotizzare che ci siano problemi di tipo burocratico, oppure relativi a eventuali ritardi nell’approvazione dei fondi.
Rimborso asilo nido
Al di là delle notizie di stampa di carattere allarmistico, secondo le quali in caso di ritardo nell’attivazione della piattaforma Inps i rimborsi per i genitori andrebbero persi, la prassi messa in atto negli ultimi anni porta a prevedere che anche questa volta i rimborsi verranno comunque garantiti.
Fonte foto: ANSA
La data di attivazione della piattaforma non si sa ancora, ma dovrebbe arrivare entro la fine del mese di marzo.
Per quanto riguarda i rimborsi, le rette già pagate andranno solo caricate come di norma. E come di norma, saranno rimborsate agli aventi diritto.
Come funziona il Bonus asilo nido
Il Bonus asilo nido è una misura a sostegno delle famiglie per il pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati.
In caso di bambini di età inferiore ai 3 anni affetti da gravi patologie croniche, il bonus può essere richiesto per forme di assistenza domiciliare.
Sono esclusi dal contributo i servizi integrativi come ad esempio le ludoteche, gli spazi gioco, il pre-scuola, eccetera.
Il beneficio viene erogato in base all’Isee minorenni in corso di validità e può essere richiesto anche in assenza dell’indicatore Isee.
La richiesta per accedere al bonus deve essere presentata esclusivamente in via telematica, tramite il portale istituzionale dell’Inps o tramite intermediari (Caf e patronati) dal genitore che sosterrà il pagamento della retta dell’asilo nido. La domanda deve indicare le mensilità relative ai periodi di frequenza per le quali si intende ottenere il beneficio.
Per le domande 2024 il termine di presentazione è il 31 luglio 2025, ma è bene specificare che la prestazione verrà erogata solo fino all’esaurimento del budget disponibile.
Il budget massimo ottenibile concesso dal governo Meloni è di 3.000 euro annui, erogati in base all’Isee:
- fino a 25.000 euro = 3.000 euro l’anno ovvero 272,70 euro al mese;
- Isee da 25.001 a 40.000 euro = 2.500 euro l’anno ovvero 227,20 euro al mese;
- Isee oltre i 40.000 euro = 1.500 euro l’anno ovvero 136,30 euro al mese.
Chi intenda richiedere il Bonus asilo deve presentare una Dsu aggiornata, avere un Isee valido e conservare le ricevute di pagamento delle rette già versate. Si consiglia di monitorare il sito Inps per aggiornamenti.
