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A Mazara del Vallo due giovani cadono dal tetto di un casolare, un 14enne è morto e un 13enne è gravissimo

I ragazzi si trovavano in un edificio all'interno di un'azienda vinicola abbandonata a Mazara del Vallo, hanno fatto un volo di una decina di metri

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Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Si occupa soprattutto di cronaca, politica, economia e spettacolo.

Due ragazzi di 14 e 13 anni sono caduti dal tetto di un casolare abbandonato a Mazara del Vallo in provincia di Trapani. Il più grande è deceduto sul colpo, mentre l’altro è stato trasportato in ospedale in gravissime condizioni. La tragedia è avvenuta all’interno di una azienda vinicola in disuso.

La tragedia a Mazara del Vallo

I due giovani hanno fatto un volo di una decina di metri. L’incidente è avvenuto nel lungomare San Vito, nei pressi del Mahara Hotel.

I minorenni, sembra ve ne fossero anche altri non coinvolti nella caduta, sono entrati nella struttura nel pomeriggio nonostante i cartelli di divieto e aggirando le recinzioni. Una volta saliti sul tetto, la soletta ha ceduto facendoli precipitare.

Un’ambulanza

Sul posto sono andati i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia di Stato, la polizia municipale e anche il sindaco di Mazara Salvatore Quinci.

Chi sono le vittime

Come riporta Tp24, le vittime dell’incidente sono Leonardo Titone e l’amico, Kwalil Sfari, un ragazzo di origini tunisine di 13 anni.

Leonardo Titone è morto sul colpo. Kwalil, ha riportato una grave frattura al piede destro. Dopo un primo ricovero d’urgenza all’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, è stato trasferito all’ospedale dei Bambini “Di Cristina” di Palermo.

A dare l’allarme sarebbero stati altri amici, che non avevano seguito Leonardo e Kwalil fino al tetto. Non vedendoli più tornare, sono stati proprio loro a dare l’allarme e a chiamare i soccorsi, permettendo l’intervento delle forze dell’ordine e dei sanitari del 118.

Il corpo di Leonardo è rimasto a lungo all’interno dell’ex stabilimento, in attesa dell’arrivo del magistrato di turno. Il padre del ragazzo, giunto sul posto, si è sentito male ed è stata chiamata un’ambulanza.

La madre, invece, al momento della tragedia si trovava fuori sede, in Germania assieme alla sorella di Leonardo. Numerosi giovani, amici dei due ragazzi coinvolti, si sono radunati nei pressi dello stabilimento.

Il procuratore di Marsala, Fernando Asaro, ha disposto il sequestro dell’intera area dell’ex stabilimento vitivinicolo, insieme al parcheggio antistante. Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto. Presenti anche alcuni tecnici comunali.

La lettera della madre di Leonardo

Sempre Tp24 riporta una lettera scritta dalla madre di Leonardo, Tanja Weckmann. La donna spiega di essere in Germania e di dover attendere il rilascio del passaporto temporaneo della figlia, per questo motivo chiede il rinvio dei funerali di Leonardo.

“Vi prego di aiutarmi a chiamare a rispondere delle loro azioni coloro che non hanno demolito queste case fatiscenti e che non le hanno adeguatamente protette. Mio figlio è morto, ma avrebbe potuto essere anche il tuo”, ha scritto Weckmann.

“Il mio figlio infinitamente amato rimarrà d’ora in poi per sempre un figlio della Sicilia, mentre suo padre, sua sorella e io non sappiamo ancora cosa significhi per noi per sempre. Sosteneteci affinché possiamo dire addio di persona al fratello di Noémi e a mio figlio. Vi preghiamo – ha aggiunto – di inviare una richiesta a nostro nome per posticipare il funerale al più tardi a mercoledì. Dobbiamo ancora aspettare il passaporto temporaneo per Noémi. Speriamo di riceverlo lunedì. E riuscire a volare al più tardi entro martedì mattina. Vogliamo tenergli la mano un’ultima volta, voglio dirgli “Ti amo Leo”. Noémi vuole consegnargli una lettera da portare con sé nel luogo della sua ultima dimora. Per favore, per favore, per favore, altrimenti non troveremo mai la pace”.

Il cordoglio del sindaco di Mazara del Vallo

Il Sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, presente sul posto sin dai primi momenti insieme alle forze dell’ordine e ai soccorritori, ha condiviso con la comunità il profondo turbamento per una tragedia che ha scosso l’intera città.

“In momenti come questi – ha dichiarato – non esistono parole che possano lenire una ferita così profonda. Siamo una comunità sconvolta, attonita davanti a un evento che lascia senza fiato e che ci interroga tutti, tra il dolore e la ricerca di risposte”.

Fonte foto: ANSA

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