Bonus ricarica elettrica 2025, si riparte il 29 aprile: che cos’è e come ottenerlo

A breve riapre il bonus ricarica elettrica per le colonnine domestiche. Basterà seguire una semplice procedura per farne richiesta a partire dal prossimo 29 aprile

Foto di Antonio Russo

Antonio Russo

Giornalista Automotive

Laureato in Comunicazione e giornalista pubblicista. Dal 2012 è attivo nel mondo del giornalismo online. Amante dell'automotive e del motorsport si divide tra presentazioni di auto, moto e Gran Premi. Cresciuto nel mito di Valentino Rossi e Michael Schumacher spera un giorno di poter raccontare nuovamente le gesta di altri grandi campioni per l'Italia.

Pubblicato: 23 Aprile 2025 07:30

Per procedere alla famosa transizione ecologica spesso ci si lamenta che mancano le risorse economiche. Ma ci sono alcuni casi in cui lo Stato ci viene incontro con dei bonus e questo ne è sicuramente un esempio. A breve, infatti, scatterà il bonus colonnine domestiche, per la precisione l’erogazione del contributo verrà riaperta a partire dalle ore 12:00 di martedì 29 aprile e sarà disponibile fino alle ore 12:00 di martedì 27 maggio.

Per inoltrare le domande si può utilizzare la piattaforma informatica online. Ne potranno fare richiesta coloro i quali hanno effettuato l’installazione nel periodo che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024. Tutte le disposizioni per quanto concerne la procedura da seguire per l’anno 2024 sono da ricondurre al decreto del 12 giugno 2024.

Come funziona il bonus colonnine domestiche

Il bonus colonnine domestiche si traduce in un contributo pari all’80% dell’esborso effettuato per l’acquisto e la posa dell’infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici. Per quanto riguarda i limiti, per gli utenti privati il contributo può essere massimo di 1.500 euro, mentre per l’installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali è di 8.000 euro.

Possono beneficiare di questo tipo di contributo le persone fisiche residenti in Italia oppure i condomini. Le risorse messe a disposizione dallo Stato sono state di 40 milioni per il 2022, 40 milioni per il 2023 e 20 milioni per il 2024.

L’accesso allo sportello online può essere effettuato tramite sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS). Completata la fase di accesso, a quel punto si può procedere alla compilazione del modulo elettronico seguendo la procedura guidata.

Come richiedere informazioni

In ogni caso, c’è comunque la possibilità di richiedere ulteriori chiarimenti in merito al bonus. È possibile, infatti, contattare Invitalia, che gestisce la misura per conto del Ministero. Si può compilare l’apposito modulo online oppure, in alternativa, c’è un numero verde gratuito attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18: 800 77 53 97. Stando al sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, però, questo servizio si occupa solo di indicare una risposta attraverso l’utilizzo delle FAQ (risposte alle domande frequenti). Non verranno invece fornite informazioni su casi specifici sottoposti ad Invitalia.

Il contributo è previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2022 (“Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022 – Riconoscimento degli incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti”), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 4 ottobre 2022, serie generale, n. 232.

L’installazione di queste colonnine può diventare un passaggio fondamentale affinché possa finalmente arrivare un’accelerata per quanto concerne la transizione ecologica. Uno dei problemi che da sempre frena il mercato delle BEV, infatti, è l’ansia da ricarica. Proprio l’Italia spesso è indicata come uno dei Paesi peggiori in Europa da questo punto di vista. Presto però, grazie ad iniziative del genere, la musica potrebbe decisamente cambiare. A tal proposito qualche settimana fa è nato un tavolo tecnico per supportare istituzioni e aziende nell’installazione di colonnine nelle stazioni carburanti. Quest’ultima novità potrebbe dare la svolta decisiva al mercato delle vetture elettriche, che hanno bisogno della costruzione di una imponente infrastruttura per poter prendere definitivamente piede nel nostro Paese.