Chi l’ha detto che le bici elettriche devono avere per forza le solite batterie al litio? Se si guarda un po’ più in là, ci sono strade alternative che iniziano a diventare percorribili anche per l’uso quotidiano. Una di queste è l’idrogeno “domestico” e a portarlo nel mondo delle due ruote ci pensa un’azienda svizzera con un nome eloquente: Hyryd. Il modello si chiama Hyryd Sport Bike 1.0 ed è una e-bike alimentata a idrogeno. In Italia viene distribuita da Remoove, ed è qualcosa di completamente diverso da tutto quanto visto finora.
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Ricarica in bottiglia
La e-bike funziona grazie a una cella a combustibile da 300 W, che trasforma l’idrogeno in energia elettrica per alimentare un motore da 180 W montato nel mozzo posteriore. Niente batterie pesanti o cicli di ricarica lunghi: qui basta un piccolo rifornimento per rimettere in moto. E la vera chicca è proprio così: il pieno si fa in meno di 10 secondi, con delle ricariche simili a bottigliette. Letteralmente. Queste si collegano al sistema e si è pronti a ripartire.
Con appena 20 grammi di idrogeno, la Hyryd promette fino a 60 km di autonomia. I dati sono ovviamente forniti dalla Casa, ma anche a essere prudenti si tratta comunque di numeri interessanti. Un’autonomia del genere può fare la differenza per chi la bici la usa davvero giornalmente, magari per andare al lavoro o spostarsi tra casa e ufficio senza stressarsi con prese, ricariche o batterie scariche. A vederla, ha tutto ciò che serve: un telaio in alluminio, sospensioni per affrontare le buche al meglio, sette marce firmate Shimano e un piccolo display per tenere sotto controllo ogni aspetto. Pesa poco meno di 24 chili: non leggerissima, tuttavia accettabile nel complesso.
Hyryd però non si è limitata alla bici: ha pensato anche al modo di produrre l’idrogeno in autonomia, direttamente a casa. Ci pensa un generatore che puoi avere pure in casa: basta collegarlo, versare circa un bicchiere d’acqua e aspettare qualche ora. Alla fine, ti ritrovi con abbastanza “pieno” per la bici a idrogeno. Il bello è che, se quel generatore lo attacchi a dei pannelli solari o a una fonte rinnovabile, hai un sistema davvero green. Zero emissioni, zero bollette salate. E in più – dati alla mano – spendi persino meno rispetto a una bici elettrica classica con le batterie.
Il prezzo con e senza generatore
Qui arriva la parte meno “leggera” del progetto. Sul sito di Remoove, la Hyryd Sport Bike 1.0 è venduta a 4.853 euro + IVA, che fanno 5.921 euro per il privato. Se si vuole anche il generatore/distributore per produrre l’idrogeno direttamente a casa, servono altri 3.010 euro + IVA, cioè 3.672 euro. Totale? 9.593 euro.
Tanto sì, ma comprensibile per una tecnologia pionieristica, che punta a rivoluzionare il concetto stesso di mobilità leggera. E non è un gadget da salotto: è una bici vera, pronta a macinare chilometri senza inquinare e senza passare dalla presa di corrente. Non è ancora economica, certo, ma la Hyryd Sport Bike 1.0 è un primo passo concreto verso una mobilità più leggera, più pulita e – chissà – un giorno anche più accessibile.