Bridgestone, una delle più importanti aziende al mondo nel settore degli pneumatici per auto e altri veicoli, è coinvolta in un ambizioso progetto legato all’esplorazione spaziale e, in particolare, alla possibilità di inviare un rover per “dare un’occhiata” da vicino alla superficie della Luna. Per realizzare un veicolo di questo tipo è necessario che tutto funzioni alla perfezione. Uno dei problemi da affrontare, soprattutto in considerazione della necessità di far durare la missione il più possibile, è l’usura degli pneumatici che, per ovvie ragioni, non possono essere cambiati una volta completato l’allunaggio. La gomma, normalmente utilizzata sulla Terra, per le auto e anche per i mezzi più pesanti, non è adatta a un rover lunare.
Per garantire un’esplorazione senza problemi, infatti, servono soluzioni alternative, più avanzate tecnologicamente e, soprattutto, in grado di adattarsi al meglio al particolarissimo contesto di utilizzo. Per questo motivo, Bridgestone ha sviluppato un nuovo concept, geniale e, potenzialmente, rivoluzionario che, in futuro, potrebbe rappresentare la soluzione giusta per consentire a veicoli a ruote di muoversi senza troppi problemi sulla Luna. Tutto ruota intorno alla possibilità di sostituire la gomma utilizzata negli pneumatici terrestri con l’acciaio e altri materiali metallici, ripensando completamente la struttura di questo componente. Anche altre aziende, come Michelin, stanno lavorando a tecnologie pensate per esplorare il terreno lunare. Bridgestone, però, punta a un approccio diverso.
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Un approccio differente
Per i rover lunari, Bridgestone aveva già sviluppato un primo concept che ora è stato aggiornato con il debutto di una seconda generazione. In questo caso, lo pneumatico ha una struttura scheletrica metallica “air free”. Questa soluzione consente di affrontare varie tipologie di suolo, garantendo resistenza e flessibilità con la promessa di una durata elevata e della possibilità di poter avanzare anche su terreni difficili. La struttura metallica è in grado di flettersi per ridurre le sollecitazioni localizzate e aumentare la durata.

Test superati
Per mettere alla prova il nuovo pneumatico, Bridgestone ha testato un prototipo presso la Terrazza Lunare, un particolare campo di test caratterizzato da dune di sabbia e da un terreno con varie ondulazioni realizzato a Tottori, in Giappone. Il progetto è molto ambizioso e sta dimostrando la sua efficienza. Questa tecnologia potrebbe essere applicata, in futuro, su rover di piccole e medie dimensioni.
Per Bridgestone si tratta, inoltre, di un’interessante strada da seguire per esplorare le potenzialità delle tecnologie air free che potrebbero rappresentare uno degli sviluppi futuri del settore degli pneumatici, al pari di altre soluzioni innovative su cui le Case costruttrici sono da tempo al lavoro, come, ad esempio, gli pneumatici intelligenti.
Il concept realizzato da Bridgestone non è fine a sé stesso e non mira “solo” all’esplorazione lunare. Si tratta di un test che conferma la qualità dell’azienda nelle attività di ricerca e sviluppo e mette in evidenza quali sono le capacità del costruttore nella realizzazione di soluzioni innovative. Trovare nuove strade di sviluppo è oggi fondamentale, considerando anche la crisi finanziaria in corso, e anche un prototipo di questo tipo può rappresentare una possibile evoluzione futura delle attività dell’azienda.