Inaugurato il nuovo e-building di Ferrari, la casa dei motori del Cavallino

Il nuovo e-building è un impianto all'avanguardia e attento all'ambiente, nel quale Ferrari produrrà tutti i suoi motori, compreso l'elettrico

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

GIORNALISTA AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

È stato presentato al grande pubblico il nuovo e-building, lo stabilimento che produrrà auto a combustione interna, ibride e il primo modello elettrico della Ferrari. L’inaugurazione è avvenuta la sera del 21 giugno alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ad accoglierlo c’erano anche il Presidente del Cavallino John Elkann, il Vicepresidente Piero Ferrari, l’Amministratore Delegato Benedetto Vigna e i rappresentanti delle maestranze Ferrari. Nasce così un nuovo corso per il Cavallino Rampante, che guarda in modo prepotente al futuro.

“Siamo onorati di avere con noi il Presidente Mattarella per l’inaugurazione dell’e-building, uno stabilimento che coniuga la centralità delle persone sul posto di lavoro con il rispetto dell’ambiente”, ha commentato il Presidente della Ferrari, John Elkann. “Investire nel nostro territorio è fondamentale per prepararci con fiducia al futuro della Ferrari e conferma il nostro impegno per l’eccellenza italiana e per il nostro Paese“.

Gli obiettivi di Ferrari

Con l’e-building, Ferrari accresce la sua flessibilità produttiva in linea con la sua strategia di mettere avanti la qualità rispetto alla quantità. Lo stabilimento rispecchia il principio di neutralità tecnologica, in quanto ospiterà la produzione e lo sviluppo di motori a combustione interna, motori ibridi e nuovi motori elettrici, ognuno dei quali sarà in grado di offrire l’emozione di guida tipica di una Ferrari.

L’integrazione della produzione di tutta la gamma in un unico edificio permetterà alla Ferrari di riorganizzare e riallocare in modo più efficiente tutte le attività produttive fra le strutture esistenti a Maranello, aumentando la capacità di adattarsi in modo rapido alle esigenze di produzione. L’e-building, uno stabilimento provvisto di tecnologie all’avanguardia, realizzerà anche i componenti elettrici strategici che sono molto importanti per differenziare la tecnologia e le prestazioni di ogni Ferrari: batterie ad alta tensione, motori elettrici e assali.

L’e-building, come è fatto

Le facciate esterne e i principali spazi interni dell’e-building sono stati progettati da MCA – Mario Cucinella Architects, studio all’avanguardia nello sviluppo di soluzioni sostenibili e nella rigenerazione urbana, in sinergia con il team Ferrari. Di forma rettangolare e alto 25 metri, il nuovo edificio è in sintonia con il paesaggio e con gli edifici circostanti ed è riconoscibile per una facciata con una “pelle” su misura ad alta efficienza. La scelta di vetri opalini, intervallati da porzioni di vetro trasparente, attenua l’imponente massa visiva dell’edificio e consente la distribuzione della luce naturale al suo interno, mentre di notte ricorda una lanterna luminosa.

I componenti della facciata sono stati progettati e realizzati secondo la logica del Design for Manufacturing and Assembly (DfMA), per facilitarne l’assemblaggio in loco e le operazioni di manutenzione. Ciò ha permesso di ottenere un’efficienza dei costi e una riduzione dell’impatto ambientale legato ai materiali e ai processi utilizzati.

Salvaguardia dell’ambiente

La struttura, progettata per raggiungere i massimi livelli di prestazione energetica, è alimentata – tra le altre fonti – da oltre 3.000 pannelli solari installati sul tetto che producono 1,3 MW. Con lo spegnimento dell’impianto di trigenerazione, previsto per la fine dell’anno, l’edificio verrà alimentato in modo integrale da energia rinnovabile, generata sia da fonti interne che esterne con garanzia di origine.

Sono state prese in causa differenti soluzioni per riusare l’energia e l’acqua piovana nel ciclo produttivo. Ad esempio, oltre il 60% dell’energia usata per i test delle batterie e dei motori sarà recuperata in accumulatori e reindirizzata per alimentare nuovi processi. L’impianto è stato costruito a nord del campus Ferrari, che è in fase di ampliamento. L’area è stata acquisita e riqualificata senza ulteriore consumo di suolo, sostituendo strutture industriali obsolete e a dispersione energetica.