La questione dei prezzi del carburante è ormai nota a tutti. Abbiamo passato un 2022 sofferente, con continui aumenti del costo della benzina e del diesel alla pompa, con il gasolio che per la prima volta ha superato i prezzi della benzina, e rincari alle stelle.
Il 2023 è iniziato con uno stop al taglio delle accise, che ha portato inevitabili aumenti, che oggi però sembrano essersi appianati. Sembravano, fino a poco fa: puntuali come un orologio svizzero, in corrispondenza delle vacanze estive e in attesa del grande esodo del mese di agosto, i prezzi della benzina e del diesel sono tornati a salire.
E così costringono gli automobilisti, o almeno alcuni di loro, a rifare i conti e rivedere i piani di viaggio, proprio poco prima della partenza. I prezzi della benzina sono quelli che preoccupano maggiormente, come sempre, visto che stanno raggiungendo la media dei 2 euro al litro in modalità servito, con il diesel che segue a ruota, con una media che oscilla tra 1,7 e 1,8 euro al litro.
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Le cause degli aumenti improvvisi
Si dà la colpa al petrolio. L’aumento dei prezzi del carburante alla pompa è iniziato circa una settimana fa e dipende comunque da differenti fattori. Prima di tutto si parla ancora della scelta fatta da parte dell’Opec+ (di cui abbiamo parlato), che ha deciso di estendere i tagli alle estrazioni di petrolio per 3,66 milioni di barili al giorno (bpd) fino alla fine del 2023 e per altri 1,4 milioni di bpd nel 2024.
La produzione globale arriverà quindi a 40,46 milioni di bpd, il fine è uno solo: stabilizzare il mercato. Lo stesso mercato però nel frattempo reagisce, con rincari alle quotazioni internazionali del greggio. Per non bastare, la Cina – che è il Paese che consuma la più grande quantità di energia al mondo, spinge ancora la domanda di greggio, e questo contribuisce al continuo saliscendi dei prezzi.
I prezzi del carburante alla pompa oggi
Dopo tre cali consecutivi delle quotazioni dei prodotti raffinati, oggi si registrano movimenti al ribasso anche sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi. Le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa questa mattina sono stabili, dopo i rialzi dei giorni scorsi (le solite stangate).
Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina (martedì 18 luglio 2023) Eni ha ridotto di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Tamoil invece ha registrato un rialzo di un cent/litro su entrambi i prodotti.
Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio Prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti:
- benzina self service a 1,862 euro/litro (invariato, compagnie 1,870, pompe bianche 1,844);
- diesel self service a 1,709 euro/litro (invariato, compagnie 1,717, pompe bianche 1,691);
- benzina in modalità servito a 1,997 euro/litro (invariato, compagnie 2,043, pompe bianche 1,906);
- diesel modalità servito a 1,848 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,895, pompe bianche 1,754);
- GPL servito a 0,705 euro/litro (invariato, compagnie 0,715, pompe bianche 0,692);
- metano servito a 1,427 euro/kg (-1, compagnie 1,430, pompe bianche 1,423);
- Gnl 1,245 euro/kg (-1, compagnie 1,253 euro/kg, pompe bianche 1,241 euro/kg).
Questi sono i prezzi che vengono invece praticati oggi sulle autostrade:
- benzina self service a 1,930 euro/litro;
- benzina in modalità servito a 2,182/litro;
- gasolio self service a 1,789 euro/litro;
- gasolio modalità servito a 2,054 euro/litro;
- GPL a 0,833 euro/litro;
- metano a 1,549 euro/kg;
- Gnl a 1,209 euro/kg.