Elon Musk in questi anni si è spesso cimentato in numerose attività ottenendo quasi sempre un enorme successo. Tra le tante aziende fondate, sicuramente SpaceX è tra le più innovative. Questa, infatti, punta a creare tecnologie in grado di ridurre i costi per l’accesso allo spazio per provare in futuro a colonizzare altri pianeti come ad esempio Marte. Detta così sembra la trama di un film di fantascienza, eppure è proprio l’obiettivo primario del patron di Tesla con questa società.
Proprio SpaceX si è resa protagonista in giornata di un test con il suo enorme mega-razzo. A catturare l’attenzione naturalmente è stata soprattutto l’esplosione finale della navicella Starship sull’Atlantico. In ogni caso si è trattato di un successo per l’azienda di Musk, visto che per la seconda volta consecutiva sono riusciti a recuperare il lanciatore, il booster, infatti, è tornato sulla torre di lancio. Allo stesso tempo però il controllo volo ha perso i contatti con il veicolo dello stadio superiore circa 20 minuti dopo il lancio.
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Il lancio e poi l’esplosione
Dopo circa 7 minuti dal lancio il booster Super Heavy ha decelerato dalla sua velocità supersonica per poi posarsi con delicatezza in attesa della torre di lancio. Il tutto è stato accolto da un’esplosione di applausi da parte del team di terra. La manovra era stata già eseguita nella prova del mese di ottobre, ma non era andata bene invece in quella di novembre, dove erano stati costretti ad un ammaraggio controllato nel Golfo del Messico.
Il tracker Flight Aware ha segnalato diversi aerei che modificavano la propria rotta nell’Atlantico, in prossimità delle isole Turks e Caicos. Allo stesso tempo gli utenti di X hanno cominciato a condividere il video della pioggia di fuoco dovuta all’esplosione della navicella. Uno spettacolo che ha catturato milioni di utenti in tutto il mondo.
Musk e Bezos: guerra per lo spazio
La guerra per lo spazio però è appena cominciata e a fare compagnia a Musk c’è un altro miliardario pronto ad investire i propri soldi in questo genere di attività. Stiamo parlando naturalmente di Jeff Bezos. Il patron di Amazon, infatti, con il suo razzo New Glenn della società Blue Origin ha raggiunto per la prima volta lo spazio orbitale diventando di fatto un’alternativa al Falcon 9 di SpaceX. Sinora, infatti, l’azienda del boss di Tesla aveva tenuto il monopolio dei lanci orbitali, ma ora le cose potrebbero cambiare.
Nonostante qualche ruggine passata Musk si è congratulato con Bezos per il risultato raggiunto e quest’ultimo allo stesso modo ha augurato buona fortuna all’altro. Secondo Payload Research un volo su uno dei razzi di SpaceX oggi costerebbe 90 milioni di dollari, ma il patron di Tesla punta ad abbassare quella cifra a 10 milioni di dollari a lancio. Musk in particolare spera di aumentare sempre di più il numero di test, infatti, nel 2025 vorrebbe farne addirittura 25 per dare una decisiva e definitiva accelerata a tutto il progetto. Naturalmente gli interessi del magnate americano non sono solo tra le stelle, ma anche ben impiantati a terra e dotati di 4 ruote. Nei prossimi anni, infatti, l’ex fondatore di PayPal punta a dotare il mondo dei suoi robotaxi a guida autonoma.