Il recente ok del Governo al DDL Concorrenza ha messo in allarme molti motociclisti che, da un momento all’altro, potrebbero trovarsi a far fronte a degli aumenti dei costi delle polizze assicurative. Oltre al caro benzina, al caro bollette e a tutto quello che ne consegue, potrebbe essere questa l’ennesima batosta a mettere i bastoni fra le ruote degli appassionati. Di ufficiale non c’è ancora nulla al momento, ma vale la pena fare il punto su una situazione sempre più delicata.
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Il nodo del DDL Concorrenza sulle assicurazioni
Il DDL Concorrenza è salito agli onori della cronaca nazionale per via della riforma delle concessioni balneari in primis. Non ne sono tuttavia escluse altre categorie d’interesse come quella dei tassisti, ma anche degli ambulanti. Ma quello che qui interessa è il punto che riguarda i motociclisti e il settore assicurativo che, visto l’ok del Governo e il recente passaggio al Senato del disegno di legge in questione, temono (e a ragione) ulteriori rincari dei prezzi delle polizze assicurative (che si andrebbero ad aggiungere a quelli sulla benzina).
Il perché è presto detto e riguarda in sostanza la CARD, cioè la Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto. Per chi non lo sapesse, si tratta di quella soluzione che prevede la possibilità di ottenere il risarcimento dalla propria assicurazione anziché dalla controparte per chi subisce un incidente. Tale soluzione, introdotta nel 2007 e prerogativa delle imprese assicurative italiane, ha ottenuto notevoli riscontri finora. I problemi sorgono ora con il DDL Concorrenza che allargherebbe questo meccanismo anche alle assicurazioni che operano in Italia ma che hanno sede estera, le stesse che hanno indotto le polizze assicurative a poter offrire prezzi spesso inferiori negli ultimi anni.
La denuncia dell’ANCMA
Arriva in questo contesto la denuncia dell’associazione sindacale ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori: “Le novità introdotte dal DDL Concorrenza non solo ridurrebbero paradossalmente la stessa concorrenza nel settore moto, ma produrrebbe un rincaro generalizzato del costo delle polizze motociclistiche, con un prevedibile rischio anche di elusione dell’obbligo assicurativo” (i rischi annessi a chi guida senza). Pur concludendo: “È sacrosanto che le regole del gioco siano uguali per tutti, ma bisogna tenere conto della particolarità del nostro ambito, perché l’obiettivo del DDL Concorrenza non deve essere perseguito a discapito dei consumatori e di un mercato in forte crescita, come quello rappresentato dall’intera filiera delle due ruote”.
Il fatto che l’associazione sindacale tiene a sottolineare è il mancato adattamento agli incidenti motociclistici del meccanismo di rimborso a forfait che presentano fra l’altro un elevato tasso di danni alle persone, secondo uno studio commissionato dalla stessa ANCMA. Ed è anche questo il motivo per il quale negli ultimi il mercato assicurativo motociclistico ha preso sempre più in considerazione le compagnie di assicurazione estere che operano in Italia che, proprio per il fatto di non essere sottoposte al meccanismo di indennizzo diretto (CARD) hanno la possibilità di offrire coperture assicurative più economiche e per questo non penalizzanti per i motociclisti stessi: “un fenomeno che ha contribuito a calmierare i costi assicurativi, scesi del 16% negli ultimi cinque anni”.