In monopattino a 60 km/h, bloccato dalla Polizia: multa da 900 euro

A Trento, un ragazzo è stato "pizzicato" dalla Polizia Locale mentre circolava sul suo monopattino oltre il limite di velocità consentito: la multa è esemplare

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 25 Ottobre 2024 14:05

Sfrecciava come una scheggia, tra l’incredulità dei passanti e gli sguardi allarmati dei pedoni. In queste condizioni è stato avvistato un giovane mentre percorreva via Mesiano, a Trento, con il suo monopattino elettrico, lanciato a quasi 60 km/h, ben oltre i limiti consentiti. Notandolo vicino all’Università, le Forze dell’Ordine hanno intrapreso un inseguimento insolito per fermare quello che si è rivelato un mezzo modificato, con una potenza illecita. La ‘bravata’ del conducente gli costerà caro. Oltre all’ammenda, l’episodio ha rialimentato il dibattito sull’uso personale dei veicoli nelle aree urbane, dove una guida avventata rischia di trasformarli in pericoli su ruote.

L’inseguimento e il controllo

Tutto è iniziato nella mattinata di mercoledì 23 ottobre. Lungo una strada frequentata da parecchi pedoni e studenti universitari, la Polizia Locale ha visto un giovane circolare sul proprio monopattino a velocità sospetta. Il mezzo, di marca Joyor, viaggiava alla bellezza di 56 km/h, oltre il doppio del massimo avallato dalla legislazione italiana, fissato a 25 km/h. Insospettiti, i componenti dell’unità presenti sul posto hanno deciso di invertire la marcia e mettersi sulle tracce del conducente fino a via Venezia, prima che potesse ledere a sé stesso o ad altri utenti della strada. Proprio qui, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a bloccarlo e a eseguire i controlli di routine.

Le irregolarità e le sanzioni

Dalle verifiche sono emerse diverse violazioni della normativa. Innanzitutto, il monopattino montava due propulsori da 1000 watt (nominali) ciascuno, ben al di sopra dei 500 watt autorizzati dalla legge. Di conseguenza, il mezzo sapeva raggiungere velocità elevate, come il tachimetro degli agenti aveva appena riscontrato.

Inoltre, non rispettava la regola della partenza a spinta: un altro requisito essenziale, da attribuire a questioni di sicurezza: il modello in questione poteva accelerare direttamente tramite un comando elettrico. E, giusto per non farsi mancare davvero nulla, il trasgressore era sprovvisto di una polizza assicurativa verso terzi, nonostante sia obbligatorio disporne quando vengono equipaggiati motori elettrici particolarmente performanti.

Alla fine degli accertamenti, la Polizia locale ha contestato due violazioni distinte: una multa da 868 euro per l’assenza di assicurazione obbligatoria e una da 87 euro per la velocità non commisurata alle condizioni ambientali e al limite permesso. Dati alla mano, il totale supera i 900 euro, riducibili in caso di pagamento immediato entro cinque giorni dalla contravvenzione, rispettivamente a 607,60 e 60,90 euro. In aggiunta, gli operatori hanno provveduto al sequestro amministrativo del monopattino, così da procedere con la confisca definitiva. In tal modo, verrà impedito a chiunque di impiegare in maniera impropria improprio il veicolo.

Cosa dice la legge italiana

Grazie alla loro praticità e al ridotto impatto ambientale, la soluzione di trasporto ha conseguito una maggiore popolarità. Tuttavia, la diffusione ha determinato pure un aumento degli incidenti e delle infrazioni, spesso legate a un uso improprio o alla mancanza di conoscenza delle norme. Il limite di velocità fissato dal Codice della Strada è di 25 km/h nelle aree urbane e di 6 km/h in quelle pedonali. La potenza non può eccedere i 500 watt ed è obbligatorio sottoscrivere una copertura assicurativa minima dei danni arrecati a terzi.