Produrre una vettura non è cosa semplice, c’è dietro un’intera catena di montaggio e pezzi vari che vengono inviati da fornitori terzi alle varie case. Proprio per questo il difetto è sempre dietro l’angolo. I problemi che possono attanagliare un’auto possono essere di vario genere: ci sono ad esempio quelli legati alla componentistica, quelli legati agli errori umani dell’operaio e infine quelli dovuti a sviste a livello progettuale. Naturalmente in tutti questi casi solitamente è l’azienda produttrice del veicolo ad accollarsi tutte le spese di riparazione.
Quasi tutti i grandi marchi hanno sul proprio sito una pagina dedicata dove vengono comunicate le varie campagne di richiamo che riguardano propri modelli. In diversi casi c’è anche la possibilità, attraverso il numero di telaio, di individuare se la propria vettura sia interessata o meno dal problema. Pochi giorni fa è toccato a BMW richiedere la restituzione di 1 milione di veicoli per poter operare delle riparazioni.
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Problemi per queste Jeep
Stavolta, invece, la patata bollente è finita tra le mani di Stellantis che ha comunicato una campagna di richiamo che interesserà circa 194.000 veicoli. In particolare stiamo parlando della Jeep Wrangler e Grand Cherokee con motori ibridi plug-in. A segnalare i malfunzionamenti ci ha pensato il rapporto dell’Nhtsa (National Highway Traffic Safety Administration), l’ente per la sicurezza stradale statunitense, che ha messo in luce dei problemi con la batteria di questi veicoli che a quanto pare potrebbe prendere fuoco.
Al momento, stando sempre al rapporto dell’Nhtsa, sarebbero già 13 gli incendi provocati da questo problema e 2 le persone ferite. A quanto pare, dei 194.000 veicoli richiamati, 154.032 sarebbero stati venduti negli USA: 118.230 Jeep Wrangler e 35.802 Grand Cherokee. Ci sono poi circa 14.000 venduti in Canada, 700 in Messico e altri 26.000 nel resto del mondo. La Nhtsa si raccomanda di parcheggiare queste vetture all’aperto, lontane da edifici e altri veicoli.
Non è la prima volta
Il richiamo potrebbe richiedere anche la sostituzione della batteria. Questa non sarebbe di certo una bella notizia per Stellantis visto il costo esoso di quel particolare componente nelle auto elettriche. La Nhtsa ha anche comunicato che il rischio incendio si riduce con gli accumulatori scarichi e ha quindi richiesto di non caricare più questi veicoli.
A quanto pare queste batterie sarebbero state prodotte da Samsung SDI e farebbero parte di un lotto già usato per circa 32.000 Jeep Wrangler plug-in che avrebbero subito un richiamo nell’agosto dello scorso anno per un aggiornamento software. A quanto pare, secondo Stellantis, alcuni incendi avvenuti nei mesi scorsi avrebbero interessato vetture già aggiornate.
Bisognerà quindi capire effettivamente cosa non va in queste batterie. Una brutta batosta per Stellantis che proprio in Nord America sta già riscontrando diversi problemi a livello di vendite. Qualche mese fa il CEO Tavares arrivò addirittura a dichiarare che i Marchi che non fruttavano soldi sarebbero stati fatti fuori. Naturalmente questo non è il caso di Jeep, che è molto richiesto in tutto il mondo e in particolare in Italia e in Europa vende davvero tanto. Qualora avete una delle auto sopraindicate vi consigliamo di controllare dal sito ufficiale di Stellantis se il vostro modello sia interessato o meno dal richiamo.