Guidare non è mai semplice, guai a farlo con sufficienza perché forti di anni di esperienza. Basta guardare il motorsport per rendersi conto che anche il più scafato dei piloti può commettere un errore. Negli anni le auto si sono evolute, raggiungendo velocità sempre più elevate, ma non è tutto. Le vetture, infatti, sono anche aumentate nelle dimensioni. Basta fare un confronto tra i veicoli degli ultimi 30-40 anni per capire di cosa stiamo parlando.
Tutto questo naturalmente ha portato il conducente a dover prestare ancor più attenzione nella guida. Allo stesso tempo però, negli ultimi anni, sono stati fatti anche dei passi da gigante nel campo della sicurezza. In particolare sono stati immessi i famosi ADAS sulle nostre vetture, che a partire da luglio 2024 sono diventati obbligatori su tutte le auto in vendita. Questi sono una serie di sensori che prevengono eventuali incidenti, come la frenata assistita o il sensore di linea.
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Principali cause di incidenti
L’Osservatorio Opinion Leader 4, progetto sull’informazione consapevole nato dalla collaborazione tra Gruppo Credem e l’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (ALMED) di Università Cattolica si sono occupati, in un’approfondita indagine, di analizzare le principali cause di incidente in Italia. Ne è venuto fuori che ben il 94% dei sinistri che avvengono nel nostro Paese hanno tra le cause il fattore umano, ovvero comportamenti pericolosi da parte dei guidatori. Ci riferiamo a situazioni come parlare al telefonino e correre troppo velocemente.
Tenendo conto di un campione rappresentativo di 500 persone, è venuto fuori che il maggiore pericolo alla guida è dato dal telefonino. Per il 64% delle persone intervenute nell’indagine, lo smartphone è il problema più grosso, seguito a ruota dal manto stradale dissestato (55%). Il 54%, invece, dà la colpa dei sinistri a comportamenti scorretti, mentre il 49% agli eccessi di velocità.
L’indagine ha quindi evidenziato implicitamente che c’è consapevolezza da parte degli italiani che è proprio il fattore umano il principale responsabile dei tanti incidenti che si verificano sulle nostre strade. Per il 60% degli intervistati c’è un problema di informazione, il 34% pensa che si dovrebbe parlare di più dei sinistri e delle loro conseguenze, infine il 26% stigma le notizie trattate in maniera sensazionalistica.
Possibili soluzioni
Il campione intervistato però ha posto all’attenzione anche possibili soluzioni per ridurre il numero di incidenti. Il 56% ha suggerito di migliorare il manto stradale, il 46% di aumentare i controlli. In particolare, per quanto concerne quest’ultimo dato, c’è da sottolineare che il 49% degli over 55 chiede maggiori controlli contro il 35% degli under 45. Naturalmente c’è bisogno di fare informazione per una corretta condotta alla guida. In futuro inoltre le situazioni potrebbero cambiare.
Gli ADAS, infatti, sembrano essere solo un primissimo passo verso la guida autonoma totale. Alcuni esperimenti sono già stati avviati e ci sono già vetture in grado di viaggiare da un punto A a un punto B completamente da sole. Solo un mese fa Elon Musk e la sua azienda, la Tesla, hanno mostrato al mondo i nuovo robotaxi. Insomma la mobilità sta per cambiare e questo potrebbe portare a ridurre di molto gli incidenti nei prossimi anni.