Un folle episodio di eccesso di velocità ha scosso le strade svizzere e ha portato alla condanna di un giovane di 22 anni proveniente da Friburgo. L’estate di tre anni fa, precisamente nel luglio del 2022, il ragazzo si è reso protagonista di un’impresa tanto pericolosa quanto sconsiderata: a bordo di un’Audi RS6, si è filmato mentre sfrecciava a una velocità vertiginosa di 303 km/h lungo un tratto dell’autostrada A1 tra Avenches e Payern. Questa velocità esagerata superava di gran lunga i limiti consentiti, mettendo a serio rischio la sua vita e quella degli altri utenti della strada.
La condanna mite
La vicenda, rimasta celata fino alla conclusione del processo, ha portato a una condanna che, sebbene preveda una pena detentiva, appare in qualche modo attenuata. Il giovane è stato condannato a otto mesi di reclusione, accompagnati da una pena sospesa di 28 mesi e una multa di 1.000 franchi svizzeri (circa 1.000 euro), a cui si aggiungono 10.000 franchi di spese legali.
Considerando la severità delle sanzioni elvetiche in materia di infrazioni stradali, l'esito del processo può essere definito "tutto sommato modesto". Un epilogo diverso da quello di un automobilista multato con 40.000 euro per aver viaggiato a 91 km/h in Maserati. Questo confronto evidenzia la potenziale gravità della situazione del 22enne, soprattutto considerando che la sua condotta non si è limitata all’episodio appena narrato a oltre 300 all’ora.
Il ragazzo è addirittura recidivo
Infatti, il 4 marzo del 2023, il giovane è stato nuovamente sorpreso a bordo di un'altra auto di lusso tedesca mentre circolava a 101 km/h nel centro storico di Estavayer-le-Lac, dove il limite di velocità era di soli 30 km/h. A rendere il quadro ancora più allarmante, il giovane è risultato positivo al test per la cannabis.
Tuttavia, alcuni fattori hanno contribuito a mitigare la sua pena. Il pentimento e la confessione del ragazzo in tribunale sembrano aver giocato un ruolo cruciale nella decisione del giudice. "Mi vergogno, sono scioccato", ha dichiarato il giovane, ammettendo di aver compreso il potenziale pericolo per sé e per gli altri. Ha inoltre tentato di giustificare il suo comportamento, definendosi un appassionato di auto sportive, pur riconoscendo di non potersene permettere una (le auto utilizzate per le infrazioni erano a noleggio).
La decisione finale del giudice ha rappresentato una sorta di "ultima possibilità". Pur esprimendo forte disapprovazione per le azioni del giovane ("Siamo molto arrabbiati con te"), il magistrato ha riconosciuto la sua confessione e il suo apparente ravvedimento. Ha sottolineato come il giovane e gli altri utenti della strada siano fortunatamente "sopravvissuti" a questa follia, ammonendolo però a tenere una condotta "più che esemplare". Il giudice ha inoltre chiarito che, in caso di minima violazione, il giovane dovrà scontare i tre anni di pena sospesa.
Un finale quasi dolce per l’automobilista scellerato
Questo finale può essere considerato "decisamente favorevole" per il 22enne, soprattutto se paragonato ad altri casi di infrazioni stradali in Svizzera. Clamoroso, a esempio, il caso di un automobilista multato di 105.000 euro "solo per non aver rispettato la distanza", una sanzione di gran lunga superiore alla multa inflitta al giovane protagonista di ben più gravi reati.
Tirando le somme, la vicenda del giovane svizzero mette in luce i pericoli dell'eccesso di velocità e della guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Nonostante le gravi infrazioni commesse e la potenziale severità del sistema sanzionatorio elvetico, il pentimento e la confessione hanno portato a una condanna che offre al ragazzo una chance di redenzione, con l'avvertimento che ogni futura infrazione avrà conseguenze ben più pesanti. Basterà a fermarlo? Ai posteri (o al tribunale) l’ardua sentenza.