Elettriche cinesi, accordo vicino con l’Ue sul prezzo minimo

La Cina e l'Ue sono in trattativa per dire addio ai dazi sulle auto elettriche cinesi: l'accordo potrebbe portare all'introduzione di prezzi minimi per le vetture importate in Ue

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Davide Raia

esperto di tecnologia e motori

Editor e copywriter, mi occupo principalmente di tecnologia, in tutte le sue forme, e di motori. Appassionato di viaggi, vivo tra Napoli e la Grecia.

Pubblicato: 15 Aprile 2025 07:30

I dazi voluti da Trump (e poi ridotti o rimossi, in base ai casi) sono diventati un argomento di primo piano anche per il mercato delle quattro ruote globale e, in particolare, per l’Ue che si ritrova a dover fare i conti con i difficili rapporti con gli Usa e con la Cina. Nei mesi scorsi, ricordiamo, l’Ue ha fissato dei dazi sulle auto elettriche cinesi, con l’obiettivo di proteggere l’industria europea e di incentivare lo spostamento della produzione verso il nostro territorio da parte dei costruttori asiatici. Le trattative tra Cina e Ue vanno avanti e all’orizzonte c’è una possibile novità che potrebbe alterare radicalmente gli scenari del mercato delle quattro ruote. Andiamo a scoprire tutti i dettagli in merito al nuovo possibile accordo.

Addio ai dazi?

I dazi dell’Ue sulle elettriche cinesi potrebbero avere i giorni contati, con una mossa a sorpresa che potrebbe modificare gli equilibri del mercato. La misura di protezione voluta dalla Commissione Europea, infatti, potrebbe essere rimpiazzata con un nuovo accordo con la Cina e con i vari costruttori locali. L’obiettivo è fissare dei prezzi minimi per le auto elettriche prodotte in Cina. Una misura di questo tipo dovrebbe, secondo l’idea dell’Ue, andare a sostituire i dazi che si renderebbero non più necessari una volta rimosso il problema principale delle elettriche cinesi.

Il prezzo ridotto delle vetture a zero emissioni prodotte in Cina, infatti, rischia di “spaccare” il mercato europeo, mettendo in difficoltà numerosi costruttori. Con un limite di prezzo minimo, invece, gli scenari potrebbero cambiare radicalmente. Come riportato anche da Autonews, le trattative sono in corso e vari esponenti dell’industria automotive europea, come la VDA, l’associazione che rappresenta l’industria tedesca, hanno accolto in modo favorevole questo cambio di strategia da parte dell’Europa. L’idea di definire prezzi minimi per le elettriche cinesi non è nuova: questo scenario era già emerso lo scorso anno, senza, però, sfociare in nulla di concreto. I dazi voluti da Trump hanno, chiaramente, cambiato il mercato e potrebbero anche aver modificato i rapporti tra Cina e Ue.

Cosa succede ora

Il rischio di un conflitto commerciale è sempre più concreto, a livello globale. Le posizioni degli Usa stanno creando non poche incertezze ed è sempre più necessario adottare soluzioni in grado di garantire stabilità. Cina e Ue si sono sedute a un tavolo, alla ricerca di un accordo che potrebbe migliorare, notevolmente, i rapporti. L’industria automotive è centrale, sia per l’Europa che per la Cina, e riuscire a trovare un accordo in grado di garantire una crescita reciproca è un aspetto molto importante, soprattutto se dall’altra parte dell’Oceano Atlantico c’è un’altra super potenza come gli Stati Uniti che, al momento, non può garantire una stabilità nella sua politica (come confermato dal dietrofront parziale sui dazi di Trump). C’è tanta carne al fuoco per il futuro del mercato delle quattro ruote in Europa. La definizione del prezzo minimo per le auto elettriche può rappresentare, però, un punto di svolta. Maggiori dettagli sull’esito delle trattative potrebbero arrivare già nel corso dei prossimi giorni.