Nuovi autovelox infallibili, multe a tappeto con l’intelligenza artificiale

Sulle autostrade italiane arrivano i nuovi tutor che lavorano insieme all'intelligenza artificiale, mentre in Francia sbarcano autovelox dalla tecnologia avanzata

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 18 Aprile 2025 07:30

L’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente i sistemi di controllo stradale, introducendo tecnologie sempre più sofisticate capaci di rilevare una vasta gamma di infrazioni, che vanno ben oltre il semplice eccesso di velocità. Questa evoluzione è particolarmente evidente in Italia con l’introduzione dei Tutor 3.0 e in Francia con la sperimentazione di autovelox di ultimissima generazione chiamati Équipement de Terrain Urbain (Etu).

L’arrivo di Tutor 3.0 sulle autostrade

In Italia, a partire da marzo 2025, sono stati introdotti i Tutor 3.0 su 26 tratte autostradali, che rappresentano un significativo potenziamento rispetto alle tecnologie precedenti. È fondamentale distinguere tra autovelox e tutor: i primi misurano la velocità istantanea di un veicolo al momento del passaggio, mentre i tutor calcolano la velocità media su un determinato tratto stradale, rilevando il veicolo all’inizio e alla fine del percorso e misurando il tempo impiegato. I nuovi Tutor 3.0 sono notevolmente più avanzati dei loro predecessori e, come spiegato dal sito dell’ACI, sono progettati per intercettare un numero maggiore di infrazioni rispetto al solo superamento dei limiti di velocità.

Grazie a un algoritmo di intelligenza artificiale e a telecamere di nuova generazione, questi strumenti non si limiteranno a calcolare la velocità media, ma saranno in grado di rilevare comportamenti pericolosi e altre violazioni, tra cui sorpassi illegali, posizionamento errato nelle corsie e superamento dei limiti di massa per i veicoli pesanti. Entro il 2026, si prevede che i Tutor 3.0 saranno in grado di rilevare auto in senso opposto, specialmente nelle gallerie più lunghe di 500 metri.

Autovelox intelligenti in Francia

Parallelamente, la Francia stanno sperimentando nuovi autovelox con intelligenza artificiale ancora più avanzati, denominati Etu (Équipement de Terrain Urbain). Questi radar di ultima generazione, già installati in città come Tolosa e prossimamente in altre come Marsiglia e Lione, sono in grado di rilevare più infrazioni contemporaneamente, oltre alle tradizionali rilevazioni di eccesso di velocità e infrazioni semaforiche. La caratteristica distintiva di questi nuovi autovelox francesi è la loro estrema discrezione: possono essere fissati su lampioni, semafori e arredo urbano, risultando praticamente invisibili. Questa scelta strategica mira a rendere più efficace la prevenzione degli incidenti, impedendo ai conducenti di rallentare o modificare il proprio comportamento solo in prossimità di un dispositivo visibile. Nonostante la loro discrezione, il quotidiano Ouest France precisa che questi nuovi radar saranno comunque segnalati da piccoli cartelli.

La capacità di rilevare simultaneamente più infrazioni implica che in futuro sarà possibile emettere multe con più sanzioni, ad esempio nel caso in cui un veicolo passi con il semaforo rosso e superi contemporaneamente i limiti di velocità. Inoltre, grazie all’intelligenza artificiale, si prevede che questi sistemi potranno in futuro catturare anche infrazioni nei parcheggi, individuare chi guida con il cellulare in mano o senza cintura di sicurezza. Questa evoluzione tecnologica, sebbene miri a migliorare la sicurezza stradale, solleva importanti questioni riguardo alla privacy e alla trasparenza dei sistemi di controllo.

Limiti prima impensabili

Sia in Italia con i Tutor 3.0 che in Francia con gli Etu e gli autovelox con intelligenza artificiale, stiamo assistendo a una nuova era nel controllo stradale. L’integrazione dell’intelligenza artificiale permette di superare i limiti dei sistemi tradizionali, ampliando notevolmente la gamma di infrazioni rilevabili e introducendo modalità di controllo più sofisticate e meno visibili. Questi sviluppi tecnologici promettono di contribuire a una maggiore sicurezza sulle strade, ma richiedono anche un’attenta riflessione sulle loro implicazioni legali ed etiche. La capacità di emettere multe doppie e di rilevare infrazioni precedentemente difficili da accertare rappresenta un cambiamento significativo nel panorama della sicurezza stradale europea.