Nuovo caso di uso improprio di autovelox, la protesta: sindaco denunciato

Gli autovelox continuano a far discutere in tutta Italia. Questa volta è arrivata la denuncia ad un sindaco per un rilevatore di velocità posto sul Lago di Garda

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Antonio Russo

giornalista pubblicista

Laureato in Comunicazione e giornalista pubblicista. Dal 2012 è attivo nel mondo del giornalismo online. Amante dell'automotive e del motorsport si divide tra presentazioni di auto, moto e Gran Premi. Cresciuto nel mito di Valentino Rossi e Michael Schumacher spera un giorno di poter raccontare nuovamente le gesta di altri grandi campioni per l'Italia.

Pubblicato: 1 Settembre 2024 07:00

Negli ultimi anni sono stati fatti tanti passi in avanti in ambito tecnologico per quanto concerne le vetture. A prescindere dall’alimentazione, che si sta spostando sempre di più verso l’elettrico, si è cercato di pigiare forte il piede sull’acceleratore anche per quanto riguarda la sicurezza. In particolare sono stati immessi sensori capaci di riconoscere svariate cose ed evitare incidenti. Ad esempio ci sono sensori che riconoscono il grado di stanchezza del guidatore, che rilevano i segnali, che riescono a vedere quando stiamo uscendo fuori traiettoria con l’auto e ci avvisano. Poi c’è naturalmente la frenata assistita. Quest’ultima al momento reagisce adeguatamente solo a basse velocità, perché oltre un certo limite non riesce ancora ad arrestare completamente l’auto.

Tutti questi ADAS stanno aiutando sicuramente tanto a migliorare la situazione sicurezza sulle nostre strade. Naturalmente questo è solo un preludio a quello che sarà il futuro: la guida autonoma. Al momento in giro per il mondo si stanno già facendo i primi esperimenti in merito, alcuni dei quali sono molto riusciti. Staremo a vedere, intanto però l’Europa ha reso obbligatori da luglio gli ADAS sulle vetture in vendita.

Allarme autovelox: Fleximan e i sindaci denunciati

Nell’attesa che la guida autonoma diventi abbastanza affidabile però ci sono altri strumenti che vengono utilizzati sulle nostre strade. Uno di questi è senza ombra di dubbio l’autovelox. Per tanti automobilisti questo strumento può diventare una vera e propria croce. Utilizzato soprattutto per limitare la velocità di alcuni veicoli nelle strade urbane, spesso è stato oggetto di critica da parte dei cittadini. Addirittura ha dato origine a Fleximan, un uomo la cui fama ha travalicato i nostri confini nazionali per aver abbattuto diversi autovelox nella provincia di Rovigo.

Di recente sono scattate anche denunce per alcuni sindaci. In particolare la zona interessata è quella di Cittadella dove ben 12 autovelox, posti sulla regionale 53, hanno fruttato ben 17 milioni di euro in multe dal 2021 al 2023. Essendo quella una strada molto ampia e sicura ha messo in difficoltà diversi automobilisti dall’andare a velocità più moderata e si sono ritrovati per questo con multe salatissime.

Una nuova contestazione

Ora un altro autovelox finisce nell’occhio del ciclone. La denuncia arriva direttamente dall’associazione Altvelox e riguarda un dispositivo posto nella frazione di Pai nel comune Torri del Benaco (Verona). Proprio il sindaco di questo comune, Stefano Nicotra è stato denunciato per l’utilizzo di questo strumento, secondo il parere della suddetta associazione, in maniera impropria (nonostante sentenze contrarie emesse dal Giudice di pace). Altvelox sostiene che gli incidenti che si verificano in quelle zone sono in realtà riconducibili a micro-tamponamenti dovuti al costante andirivieni dei  camerieri dei ristoranti e bar presenti in zona che servono i turisti sui plateatici di fronte al lago, che lo stesso sindaco ha autorizzato.

L’associazione ritiene questo autovelox non corretto e per questo motivo ha chiesto alla Procura Generale della Repubblica di Venezia e alla Procura di Verona di valutare possibili azioni per sequestrare il rilevatore di velocità in oggetto. Sono stati denunciati oltre al sindaco anche alcuni funzionari della Polizia stradale di Verona, della concessionaria Veneto Strade Spa, l’ex Prefetto Domenico Cafagna e Demetrio Martino, attuale Prefetto, oltre a dirigenti del Ministero Infrastrutture e Trasporti.