Audi e Saic Motor Corp collaboreranno per lo sviluppo di veicoli elettrici premium destinati al mercato cinese: l’accordo tra la Casa di Ingolstadt e il colosso di Shanghai, tra i 5 più grandi produttori di auto in Cina, è stato confermato da una nota ufficiale di Saic.
Il nuovo accordo, che sembra incentrato sull’acquisto della piattaforma per auto elettriche sviluppata da Saic, si aggiunge alle partnership già avviate dal Gruppo Volkswagen in Cina: presente sin dal 1984 con il marchio JV Saic Volkswagen Automotive Co Ltd, il brand tedesco ha recentemente concluso un accordo quadro con la Xpeng, ancora una volta per lo sviluppo di modelli elettrici destinati al mercato cinese.
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Audi: storico accordo con la cinese Saic
La notizia è arrivata con un comunicato di Saic Motor Group del 20 luglio: “Le parti interessate – si legge nella nota di Saic – concordano sul fatto che il mercato automobilistico cinese sta vivendo la più grande trasformazione della sua storia”, si legge nella nota, “pertanto lavoreremo insieme su un approccio strategico che garantisca il nostro successo futuro”.
La partnership con Audi – che in Cina già vende i SUV elettrici Q4 e-tron e Q5 e-tron e collabora con FAW, il più grande costruttore di auto del Paese – dovrebbe essere incentrata sull’acquisizione da parte del brand tedesco della piattaforma elettrica L7, che Saic utilizza per i modelli del suo premium brand, IM Motors.
Si tratterebbe di una prima volta per Audi: la Casa di Ingolstadt non ha mai acquistato piattaforme da produttori terzi, tanto che fino a oggi anche i modelli destinati al mercato cinese sono stati costruiti sulle architetture MEB di Volkswagen. Audi sta inoltre sviluppando, insieme a Porsche, la nuova piattaforma Premium Platform Electric (PPE) che sarà alla base di Q6 e-tron e Macan Electric.
Audi in Cina: il nodo delle piattaforme
Le voci su un possibile accordo di Audi con un partner strategico per la fornitura di una piattaforma elettrica si rincorrevano già da qualche giorno: inizialmente si parlava di un accordo con Geely, la cui architettura è già usata da Volvo e Smart, poi si è detto che tra le opzioni sul tavolo ci fossero anche Foxconn e BYD. Alla fine, Audi ha scelto Saic Motor Group, colosso che produce auto sin dai tempi di Mao e che già controlla marchi come MG e Roewe, tra le pochissime Case di auto di lusso cinesi.
Al centro di tutto, una questione che non si può più rimandare: Audi ha annunciato di voler produrre solo auto elettriche a partire dal 2026, ma la piattaforma Volkswagen continua a tardare. La piattaforma SSP, che avrebbe dovuto debuttare con il modello VW Trinity nel 2026, sta affrontando diversi problemi: come riportano alcune voci vicine al top management di Wolfsburg riportate da Ansa, si ipotizza per la SSP “un rinvio al 2028 o addirittura al 2029 a causa di problemi provenienti dalla divisione Cariad dedicata al software”.
Non resta che trovare un partner già operativo: sembra infatti che anche la piattaforma PPE sia in ritardo, sempre a causa di problemi di software: l’architettura di Audi, attesa ben prima della SSP, avrebbe dovuto essere in produzione già dalla fine del 2024 nel nuovo stabilimento Audi di Changchun.
Così, mentre importanti aziende italiane si alleano con i costruttori cinesi, anche i legami tra Gruppo Volkswagen e Cina si rafforzano: oltre all’assodata partnership che ha le sembianze della JV Saic Volkswagen Automotive Co Ltd – che in Cina produce auto dei marchi Volkswagen, Škoda e Audi – è arrivato di recente un nuovo accordo strategico con la Xpeng per la produzione di veicoli elettrici su piattaforma MEB da lanciare sul mercato cinese nel 2026.