MotoGP Qatar, Marquez domina, Bagnaia limita i danni: le pagelle

La quarta tappa del campionato 2025 di MotoGP è stata ricca di sorprese con scontri in pista e una sfida inattesa al vertice

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Davide Russo

Giornalista automotive

Napoletano di nascita, laureato in giurisprudenza, è giornalista pubblicista con la passione per il motorsport e l'automotive con un occhio alle innovazioni e alla storia della F1. Il suo motto: ''I believe that everyone has a calling, Motorsport is my true passion!''.

Pubblicato: 14 Aprile 2025 07:56

Dopo il primo e il secondo posto, rispettivamente, di Marc Marquez e di suo fratello nella SR ci si attendeva un duello ancora tra loro nella sfida domenicale. La testa della classifica al primo giro l’ha presa Franco Morbidelli, grazie a un guizzo fenomenale. Marc ha preferito lasciarlo andare via, sapendo di giocarsi le sue possibilità nella seconda parte di Gran Premio. Le mescole dell’italo-brasiliano non sono durate a lungo e sono tornati di gran carriera, nella seconda fase di gara, le due Rosse e la KTM di Vinales. Quest’ultimo è stato un fulmine, riuscendo a inserirsi nel testa a testa tra Marc e Pecco.

Bagnaia, protagonista di una pessima qualifica, ha rimontato, pur non riuscendo, realmente, a impensierire il Cabroncito. Il ritmo dello spagnolo è stato retto, esclusivamente, da Vinales che si è reso protagonista di una giornata che non dimenticherà a breve. Dopo il podio è arrivata la doccia fredda della penalità. In pista è servito il miglior Marc Marquez per ottenere un successo che consolida la sua leadership in classifica. Alla fine Pecco si è accontentato di arrivare terzo al traguardo per poi guadagnare la medaglia d’argento qualche ora dopo. Ottimo terzo posto per Franco Morbidelli (voto 7) che ha replicato il podio di Termas de Rio Hondo.

I top 3

Marc Marquez: 10 e lode – In giornate così è un piacere per gli occhi. Un artista in grado di sopperire anche agli imprevisti. Suo fratello gli è entrato a kamikaze nel primo giro, prendendogli la coda della Desmosedici. Nonostante non avesse un’appendice aerodinamica, cosiddetta aletta, è riuscito ad avere la meglio della concorrenza. Marc appare rinato in sella alla Ducati. Ci si attendeva un pilota in grado di esaltare il gioiello creato da Dall’Igna, ma si è andati molto oltre le aspettative. Se non fosse per l’errore di Austin, in cui ha lasciato sull’asfalto 25 punti la contesa mondiale si sarebbe già chiusa. In Qatar Pecco aveva vinto lo scorso anno ma non ha potuto nulla. Marc è in uno stato di grazia e sembra essere tornato quello degli anni d’oro in Honda. Marc Marquez ha sferrato l’attacco a Vinales a 7 giri dalla fine e ha cominciato a inanellare giri veloci su gomme slick usurate. Un rischio inutile? No se ti chiami Marc Marquez.

Maverick Vinales: 9 – Nonostante la penalità che lo ha fatto scivolare al quattordicesimo posto ci sentiamo di premiare una delle più stoiche performance di un pilota di MotoGP nel 2025. In pista il rider della KTM era arrivato secondo alle spalle di un imprendibile Marquez. Sembrava una rinascita nel suo stile perché, quando è nella giornata giusta, Top Gun è un martello. Ha avuto uno start stagionale più difficile del previsto nel team Tech3, ma a Lusail si è visto al top. In carriera ha già vinto in sella a Suzuki, Yamaha e Aprilia, qui è andato vicinissimo a migliorare il suo record personale. Nessun pilota nella storia ha mai vinto su 4 moto diverse nella classe regina. Potrebbe diventare il suo unico scopo in questa nuova esperienza. Con il guizzo giusto e un pizzico di fortuna in più avrebbe portato a casa un risultato storico. La KTM se lo coccola, ma forse attendeva un exploit simile da Acosta. La KTM, comunque, non è una moto da podio ma in questo weekend l’ex centauro dell’Aprilia si è espresso al meglio.

Pecco Bagnaia: 7,5 – Ottima rimonta dell’italiano che non avrebbe potuto fare molto di più contro un Marquez in formato mondiale e un Vinales indomabile. Ha concluso al terzo posto dopo uno start dalla quarta fila, dando segnali positivi. Poi si è preso a tavolino la seconda piazza. Dovrà migliorare in qualifica perché Marc, difficilmente, non scatterà dalle prime caselle nel corso di questa annata. Per la prima volta deve sfidare un campione vero e non c’è mai stato un Marc più consapevole e sereno del suo potenziale.

Ai microfoni di Sky Sport il torinese ha spiegato: “È sempre bello arrivare sul podio, certo, ma sono molto arrabbiato per quanto fatto nella giornata di ieri. Vedendo quello che ho fatto oggi, avrei dovuto farlo anche ieri. Non è la prima volta che mi capita. A ogni modo sono contento per avere recuperato tante posizioni. Partendo così indietro è sempre più complicato, anche a livello di strategia e gestione di gomme e moto. Negli ultimi giri, infatti, non avevo più la gomma al posteriore perché avevo spinto tanto“. Buoni propositi ma piegare un rivale come Marquez risulterà una impresa.

I flop 3

Alex Marquez: 5 – Dopo essersi abbonato al secondo posto in tutte le uscite stagionali, per la prima volta nel 2025, ha commesso un errore pesante. Il centauro del team Gresini Racing ha perso i nervi e ha centrato in pieno Di Giannantonio che lo aveva scavalcato poco prima. Il fratello minore di Marc ha subito un long lap penalty e ha rimontato sino al settimo posto. Ha rovinato la gara all’alfiere di punta del team di Valentino Rossi, allontanandosi anche dalla testa della classifica generale. Ora è scivolato a -17, conservando 9 punti su Bagnaia. Dopo sette secondi posti consecutivi, la sua striscia positiva si è fermata.

Enea Bastianini: 4 – Dopo gli anni positivi con Ducati, il pilota romagnolo sta vivendo un incubo in sella alla KTM. Con la penalità ha chiuso davanti al suo teammate che si era reso protagonista di una prestazione eroica. Dopo alcuni segnali positivi a Austin, sul tracciato qatariota l’ex Ducati ha fatto dei passi indietro. Ha concluso la sfida 12° a 17.4 dalla vetta e a distanze siderali dal vicino di box Maverick Vinales. Dovrà cambiare marcia nelle prossime tappe europee.

Marco Bezzecchi: 3 – Un voto che riflette la crisi dell’Aprilia. Sarebbe dovuta essere la vera antagonista della Ducati, ma qualcosa è andato storto. Mettendo da parte lo start da incubo di Jorge Martin, la nuova RS-GP sembra potersela giocare più con la Yamaha per l’ultimo posto della graduatoria costruttori. Il romagnolo è arrivato in top 10 ma continua ad annaspare. Le aspettative erano alte e non arrivano segnali positivi. Si spera in un recupero definitivo del campione del mondo che non sembra riuscire da una spirale negativa. Jorge Martin è stato investito dall’incolpevole Di Giannantonio. Il numero 1 è rimasto, nuovamente, infortunato con un trauma toracico e costale.